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Biathlon, Francia trionfante nella staffetta femminile a Östersund, Italia sesta e bene Samuela Comola

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Les jeux sont faits“. Si attendeva il primo sigillo in casa francese in questa stagione 2021-2022 del biathlon ed è spettato alla staffetta femminile centrare il bersaglio. Per la compagine transalpina, dunque, l’ottavo podio dell’annata viene griffato dal gusto dolcissimo della vittoria nella tappa di Östersund (Svezia) firmata da Anais Bescond (0+2), Anais Chevalier-Bouchet (0+0), Julia Simon (0+1) e da Justine Braisaz-Bouchet (0+1).

Quattro, quindi, le ricariche usate dal quartetto d’Oltralpe, con Simon che ha fatto la differenza nella terza frazione e poi Braisaz spettacolare soprattutto nell’ultimo poligono in piedi con velocità di esecuzione siderale. Una serie di tiro a cui ha fatto seguito il sorriso dell’atleta francese. Alle spalle della Francia hanno concluso la Bielorussia (0+6) a 57″9 e la Svezia (2+11) a 1’09″6. Nonostante i tanti errori al poligono, il quartetto di casa è riuscito a compensare le imprecisioni con una velocità sugli sci notevole: grande Elvira Oeberg in terza frazione che, pur con tre ricariche usate, ha saputo riportare la Svezia dalla nona alla terza posizione. Davvero sontuosa nel fondo questa atleta.

Beffa per la Norvegia (1+7) che con Marte Olsbu Røiseland nell’ultimo giro si è dovuta inchinare allo sprint ad Hanna Oeberg, giungendo in quarta posizione a 1’09″8 dalle vincitrici. Team Norge che ha pagato dazio per la brutta prestazione di Tiril Eckhoff, lontanissima parente di quella apprezzata l’anno scorso, considerato l’1+4 al poligono.

Per quanto riguarda l’Italia è arrivato un sesto posto che, tutto sommato, può essere valutato con il segno “+” soprattutto per l’ottima terza frazione di Samuela Comola. La giovane azzurra ha ottenuto un doppio zero che ha permesso alla selezione del Bel Paese di mantenersi a galla. Precedentemente Lisa Vittozzi aveva dato un buon lancio con un 0+2 in seconda posizione. E’ mancata Dorothea Wierer: tanti problemi per l’altoatesina nella serie in piedi che ha portato anche al giro di penalità (1+4). Sarà da valutare questo riscontro da parte di Doro. Alla fine della fiera, brava Michela Carrara a concludere con uno 0+4 a 2’58″3 dalle vincitrici, precedendo in un arrivo molto serrato la Repubblica Ceca (+2’59″0, 1+10) per un totale in casa italiana di 1+10.

Foto: LaPresse

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