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Tennis, la ITF in controtendenza con la WTA: continuerà ad organizzare eventi in Cina
Con il caso Peng Shuai che continua a tenere banco, con l’incertezza che regna ancora sulle condizioni in cui vive l’ex numero 1 del mondo di doppio, la WTA ha preso una netta posizione decidendo di sospendere i tornei programmati per il 2022 in Cina e ad Hong Kong. La ITF (Federazione Internazionale Tennis) invece ha deciso di continuare ad organizzare eventi nei paesi asiatici.
A dichiararlo è stato il presidente ITF David Haggerty durante un’intervista a BBC Sport, in cui prende inizialmente una posizione più morbido rispetto alla media sul caso Peng: “In quanto organo governativo del tennis ci schieriamo a difesa dei diritti delle donne. Le accuse della Peng dovranno essere investigate e noi continueremo a lavorare dietro le quinte per far sì che questo accada“.
Sulle motivazioni che lo hanno spinto a non interrompere i tornei in Cina, Haggerty si esprime in questo modo: “Devo ricordarvi che l’ITF è l’organo governativo che gestisce lo sport a livello mondiale, e una delle nostre responsabilità è far sì che il tennis abbia una base forte a livello popolare. Per questo motivo non vogliamo punire un miliardo di persone e continueremo a organizzare eventi juniores e seniores in Cina. Riteniamo che dare la possibilità alla popolazione di avere accesso al tennis sia un elemento importante“.
La ITF preferisce dunque continuare sulla stessa lunghezza d’onda del passato, facendo finta che non sia successo niente e nascondendosi dietro la scusante dei diritti delle donne, quando il caso Peng riguarda un argomento ancora più grande, come la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero. Il tutto, per non escludere un bacino di utenza da un miliardo di persone come quello cinese.
Foto: Jimmie48 Photography/Shutterstock.com