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Formula 1
F1, la Mercedes perde il primo ricorso! Verstappen assolto dalla giuria per il “sorpasso” con Safety Car
La Mercedes si è vista respingere il primo reclamo riguardante l’ordine d’arrivo del GP di Abu Dhabi 2021, ultima tappa del Mondiale F1 andata in scena oggi pomeriggio a Yas Marina. La scuderia anglo-tedesca aveva presentato ricorso per una presunta violazione dell’articolo 48.8 del regolamento sportivo, ritenendo che Max Verstappen abbia superato Lewis Hamilton in regime di safety car, poco prima della ripartenza per l’ultimo giro (quello in cui l’olandese ha superato il britannico vincendo gara e titolo iridato, ai danni del britannico).
Ron Meadows, Andrew Shovlin, Paul Harris (sul fronte della Mercedes) e Jonathan Wheatley (in rappresentanza della Red Bull) si sono presentati di fronte ai commissari di gara. Gli uomini delle Frecce d’Argento hanno ravvisato l’infrazione, la scuderia austriaca si è difesa dicendo che le due vetture erano molto visite e che ci sono stati milioni di precedenti. Gli steward hanno ritenuto il reclamo ammissibile, ma lo hanno rigettato con la seguente motivazione.
“Per una piccola frazione di tempo, la vettura 33 (quella di Verstappen, n.d.r.) ha superato la numero 44 (quella di Hamilton, n.d.r.), quando entrambe le vetture acceleravano e frenavano. Subito è tornato dietro alla numero 44 e non era davanti quando il regime di safety car si è concluso. La protesta è rigettata“. La sentenza si conclude con questa frase cruciale: “Si ricorda ai concorrenti che hanno il diritto di appellarsi a determinate decisioni dei Commissari Sportivi, ai sensi dell’Articolo 15 del Codice Sportivo Internazionale della FIA e del Capitolo 4 della FIA Judicial e Disciplinare, entro i termini applicabili“. Non finisce qui.
Si attende la decisione sul secondo reclamo, quello riguardante gli “sdoppiaggi”. Mercedes protesta perché a cinque piloti situati tra Hamilton e Verstappen è stato permesso di superare la safety car e accodarsi al gruppo, mentre ad altre tre situati più indietro rispetto ai due duellanti non è stato concesso questo beneficio.
Foto: Lapresse