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Nuoto, Alessandro Miressi ormai è un pilastro: il nuovo Re del mondo sulle orme di Filippo Magnini

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In una nuova dimensione. Lo si era intuito che Alessandro Miressi fosse evoluto ad atleta di altissimo livello. Dopo aver messo alle spalle alcuni guai fisici, il velocista di Moncalieri in questo 2021 ha ritrovato definitivamente la sua strada ed è cresciuto di consapevolezza.

Alle Olimpiadi la Finale olimpica non era stata quella che ci si aspettava, ma il contributo dato nella 4×100 sl e 4×100 mista a medaglia è stato determinante. Ecco che Miressi nella piscina da 25 metri dell’Etihad Arena di Abu Dhabi è letteralmente esploso.

Mai nessun italiano aveva conquistato il titolo mondiale dei 100 stile libero in vasca corta. Filippo Magnini, con i suoi ori nella vasca più nobile (lunga) a Montreal 2005 e a Melbourne 2007, aveva sfiorato l’impresa nel 2006 e nel 2008 (argento). Per ‘Mire’ la sublimazione vi è stata in questa sede, con record italiano annesso di 45.57.

Una potenza devastante quella del velocista di Moncalieri, tratto caratterizzante di un’interpretazione della gara regina alla Magnini: passaggio ai 50 metri veloce ma non esagerato e poi nella seconda parte in versione motoscafo. E’ così che si spiega questa distribuzione da 21.91-23.66, unico dell’atto conclusivo a nuotare abbondantemente al di sotto dei 24″ nei secondi 50 metri.

L’Italia ha dunque trovato il trascinatore nella velocità, con gli ori nella 4×100 mista e nella 4×50 sl a certificare la statura di questa atleta. Nel 2022 ci sarà ancora tanto da dare in vasca lunga, pensando a Mondiali e a Europei. Non resta che godersi lo spettacolo.

Foto: LaPresse

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