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Giovanni Malagò: “283 podi per l’Italia tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Solo gli Usa hanno fatto meglio nel 2021”

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Giovanni Malagò esprime la propria opinione al termine di una stagione trionfale in cui l’Italia ha semplicemente dominato la scena globale. Il Presidente del CONI guarda all’imminente impegno di febbraio quando in quel di Pechino (Cina) si terrà l’edizione 2022 delle Olimpiadi Invernali.

Il 62enne nativo di Roma ha rilasciato alla stampa come riporta ‘Italpress’: “A Pechino dobbiamo far meglio rispetto alle dieci medaglie conquistare a PyeongChang e vincere almeno un oro in più rispetto ai tre conquistati nel 2018. Siamo in condizione di farcela e sono convinto che ci riusciremo”.

Il numero uno del CONI ha continuato dicendo: ”Le variabili sono tante, in inverno c’è anche l’elemento meteorologico che può condizionare. Noi abbiamo molte più possibilità di incrementare il numero delle medaglie. La concorrenza è forte e qualcuno resterà senza medaglia, ma noi siamo convinti di fare bene. Stiamo definendo i dettagli per la Cina, siamo curiosi di sapere se ci sarà il pubblico locale. Sarà un’Olimpiade particolare, ma gli atleti sono gasati, sono carichi e non vedono l’ora di partire”.

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Non è mancato un commento su Sofia Goggia, scelta per portare il tricolore in occasione della cerimonia che sancirà l’inizio dei giochi. “Era la candidata ideale per portare il tricolore. A PyeongChang abbiamo vinto tre ori: Arianna Fontana ha già portato la bandiera in Corea, mentre Michela Moioli lo farà nella cerimonia di chiusura che per noi avrà un alto valore simbolico perché riceveremo la bandiera per Milano-Cortina. Sofia è proprio carica, sta dimostrando che può fare grandi cose non solo in discesa”.

Malagò mostra la propria soddisfazione per un 2021 da incorniciare, una stagione ricca di imprese indimenticabili. “Questo è stato un anno da incorniciare. Siamo andati oltre il risultato di Tokyo, chiudendo con 283 podi (tra Olimpiadi, Mondiali e rassegne continental), un dato che ci mette al 2° posto dietro agli Stati Uniti in questa speciale classifica: non era mai successo di stare davanti a paesi come Cina, Gran Bretagna, Giappone, Francia e Germania. Parlo spesso con Roberto Mancini e mi ha fatto capire che abbiamo bisogno di stimoli, altrimenti parte della nostra forza viene meno. Io mi fido di lui”.

Foto: LaPresse

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