Seguici su

Senza categoria

ATP Melbourne 2022: Stefano Travaglia sconfitto in due set dall’australiano Alexei Popyrin

Pubblicato

il

Niente da fare per Stefano Travaglia nel primo turno dell’ATP 250 di Melbourne. L’azzurro (numero 78 del ranking) viene superato da Alexei Popyrin (n.61 del mondo) per 7-6 (5) 6-3 ed è costretto a dire addio al torneo australiano. A decidere il match è soprattutto la maggior lucidità del padrone di casa nei momenti chiave della partita. Ora per l’australiano ci sarà l’ottavo di finale contro l’olandese Tallon Griekspoor (n.65 ATP).

Pronti-via ed è subito grande equilibrio. I primi quattro game non riservano grosse sorprese, poi Popyrin si salva annullando due palle break. Il numero 61 del ranking prova ad imporre il suo gioco, ma è ancora una volta l’azzurro ad andare vicino all’allungo. Anche in questo caso però, il padrone di casa non affonda e, dopo aver cancellato un’altra palla break, si porta sul 4-3. Nei successivi game il servizio continua a dominare ed il tie-break diventa così inevitabile. Come nel resto del set, anche qui le emozioni non mancano: arrivati sul 5-5, l’australiano sfrutta la prima occasione buona e conquista il parziale con il punteggio di 7-5.

Nel secondo parziale ci si attende una reazione da parte di Travaglia e questa non tarda ad arrivare. Il nativo di Ascoli Piceno cambia marcia ed infila in apertura una serie di tre game (3-0). Sembra dunque tutto apparecchiato per il terzo set, ma subito dopo Popyrin risponde con grande autorità a questo mini parziale: l’australiano conquista sei giochi consecutivi che gli permettono di portare a casa la partita con il risultato di 7-6 (5) 6-3 in un’ora e 41 minuti di gioco.

ATP Cup 2022, Jannik Sinner sfida Roman Safiullin: precedenti, statistiche, curiosità

A fine match il conto vincenti-errori non forzati è di 22-26 per Popyrin e 16-22 per l’azzurro. Per quanto riguarda il servizio, invece, l’australiano chiude la partita con una miglior percentuale di punti vinti con la prima (76% contro il 67%), ma con una peggior percentuale con la seconda (48% contro il 51%). Fondamentali ai fini dei risultati sono dunque soprattutto i tre break conquistati dal padrone di casa contro l’unico del numero 78 del ranking.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità