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Australian Open, Matteo Berrettini su Djokovic: “Chiuso in una stanza, brutta situazione. Provo empatia nei suoi confronti”

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È il caso del momento. Una faccenda che sta smuovendo critiche e opinioni in tutto il mondo del tennis, e non solo. Dopo i continui colpi di scena degli ultimi giorni, il futuro in Australia di Novak Djokovic verrà deciso soltanto lunedì alle ore 10.00 australiane.

A dare un sua pensiero a riguardo, ci ha pensato anche Matteo Berrettini al termine della dolorosa sconfitta odierna in ATP Cup contro la Russia. Il romano, come riportato da Ubitennis, ci ha tenuto a mostrarsi vicino a Djokovic per quello che sta passando ma, allo stesso tempo, ha ammesso di comprendere gli aussie: “Di sicuro provo empatia nei confronti di Novak, nessuno vorrebbe trovarsi in una situazione di questo tipo, non so nemmeno per quante ore sia rimasto in quella stanza. Allo stesso tempo, però, capisco perché il popolo australiano si senta in questo modo, Melbourne ha avuto il lockdown più lungo del mondo.”

Il numero 1 d’Italia, ha poi continuato: “Trovo molto difficile commentare questa situazione, oggi ero concentrato sui miei match e sfortunatamente abbiamo perso. Ovviamente abbiamo seguito l’evolversi della questione, era una storia troppo grossa per poterla ignorare, ma è davvero una faccenda complicata“. 

Novak Djokovic, il suo caso verrà ulteriormente discusso nella mattina australiana di lunedì

Tra i tanti dubbi che ci riserva questa storia, rimane un’unica grande certezza: questo caso farà sicuramente discutere ancora per molto e, con ogni probabilità, avrà ripercussioni importanti anche nel futuro.

Foto: LaPresse

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