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Rally, Mondiale 2022: anche quest’anno gli italiani correranno nelle categorie minori

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Il Mondiale Rally 2022 è alle porte e la situazione resta critica per quanto riguarda l’Italia che anche nella stagione che ci apprestiamo a vivere non avrà un rappresentante nella classe regina. La questione è oltremodo complessa per questa speciale disciplina che negli ultimi anni è stata semplicemente dominata dai francesi. L’estone Ott Tanak (2019) è l’unica eccezione che non conferma una regola che negli ultimi anni è stata di fatto scritta da Sébastien Ogier e da Sébastien Loeb.

Il Bel Paese ha perso negli anni la tradizione del rally e con pochi posti nella classe regina è difficile trovare uno spot a tempo pieno. Non è facile emergere e spesso i nostri connazionali preferiscono restare nel campionato nostrano o nell’europeo, sicuramente più economico e meno dispendioso in termini di impegno dell’intero WRC o di alcune prove selezionate.

L’Italia manca all’appello al vertice del rally, il Bel Paese non emerge nel Mondiale da anni. I nostri giovani piloti preferiscono infatti restare in pista tralasciando un mondo particolare ed affascinante che forse non è più come una volta al centro dell’attenzione di sponsor e di coloro che terminano i primi anni di carriera con i kart.

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La F4 o le tantissime categorie a ruote coperte (TCR in primis o GT4) garantiscono una prospettiva più allettante e diventare un pilota ufficiale se si ha talento non è più un utopia. Arrivare nel WRC nell’inedita Rally1 è di fatto come arrivare in F1, gli ostacoli sono infiniti e come nella massima formula non abbiamo dei nostri rappresentanti al via. 

Non è un caso se al vertice del motorsport (Mondiali riconosciuti dalla FIA) solo le competizioni di durata potrebbero avere degli italiani presenti a tempo pieno nei prossimi due anni. L’eccezione è data ovviamente da Antonio Giovinazzi che militerà nel Mondiale di Formula E 2022, una collocazione molto probabilmente provvisoria verso il futuro delle gare endurance con Ferrari. I posti a disposizione sono molti di più, la posta in palio è maggiore insieme anche alla possibilità di emergere e vincere le gare più importanti al mondo (Le Mans/Daytona/Sebring).

Foto: LiveMedia/Nikos Katikis

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