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Tennis, Novak Djokovic rischia fino a 5 anni di carcere per false dichiarazioni tra test e documenti
Continuano ad arrivare aggiornamenti in merito alla situazione di Novak Djokovic e la sua partecipazione agli Australian Open 2022 da non vaccinato, dopo che in mattinata ha ammesso l’errore per la dichiarazione di viaggio per l’Australia.
Secondo quanto riportato da The Age, portale australiano, il tennista serbo rischierebbe fino a 5 anni di carcere, compromettendo di fatto la sua carriera; sarebbero oggetto d’indagine non solo la discussa dichiarazione di viaggio (contenente l’errore che lo stesso Djokovic ha definito in buona fede), ma anche dei dubbi risultati di test al Covid-19.
Il dipartimento degli Affari interni australiano ha ampliato le indagini, considerando, dunque, la violazione delle regole sull’isolamento in Serbia, l’erronea dichiarazione di viaggio per l’ingresso in Australia e le incongruenze relative alla data per il test.
Si parla di incongruenza per la data in quanto Djokovic, sul suo profilo Instagram, ha affermato di essersi sottoposto al test in data 17 dicembre; tuttavia, durante la deposizione in tribunale aveva dichiarato di averlo svolto il 16 dicembre. La massima pena per aver fornito dichiarazioni false è di cinque anni di reclusione.
Foto: LaPresse