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Salto con gli sci, Pechino 2022. Sul Normal Hill femminile avremo certamente una nuova campionessa olimpica

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Nel salto con gli sci, le prime medaglie di Pechino 2022 verranno assegnate da una delle gare più “giovani” in assoluto, essendo la penultima in ordine cronologico a essere entrata nel programma dei Giochi olimpici. Parliamo della competizione individuale femminile, che si disputa su trampolino piccolo. La prova ha assunto dignità a Cinque cerchi a partire dall’edizione di Sochi. Di conseguenza, quello conferito il 5 febbraio 2022, sarà il III titolo olimpico della storia.

Nel 2014 la medaglia d’oro fu appannaggio della tedesca Carina Vogt, che precedette l’austriaca Daniela Iraschko-Stolz (argento) e la francese Coline Mattel (bronzo).
Invece nel 2018 la medaglia d’oro è stata conquistata dalla norvegese Maren Lundby, che superò la tedesca Katharina Althaus (argento) e la giapponese Sara Takanashi (bronzo).
L’Italia ha saputo sfiorare il podio a Sochi, quando Evelyn Insam si piazzò quinta, a soli tre punti dal bronzo e a 5,2 lunghezze dalla vincitrice.

Banalmente, abbiamo già la certezza di avere una terza campionessa olimpica differente. Carina Vogt, affossata dagli infortuni negli ultimi anni, non è stata convocata per Pechino 2022. Invece Maren Lundby in autunno ha deciso di prendersi almeno una stagione di pausa, constatando come la propria forma atletica fosse divenuta scadente in seguito a una perdita di motivazioni agonistiche.

Salto con gli sci, Olimpiadi Pechino 2022: i favoriti gara per gara. Kobayashi, Geiger, Granerud e Lindvik i più attesi

Più che del passato, è interessante chiedersi cosa sarà del futuro del salto con gli sci femminile. Pechino 2022 potrebbe essere l’ultima edizione ad avere una sola gara individuale. Infatti ai Mondiali viene ormai conferito sia il titolo iridato su trampolino piccolo che su trampolino grande. Sarà questa anche l’evoluzione della versione “rosa” della disciplina in vista di Milano-Cortina 2026? Oppure si opterà per l’introduzione di una prova a squadre, altra competizione prevista dal programma iridato?

MONDIALI 2021
Lo scorso anno, a Oberstdorf, la medaglia d’oro iridata venne conquistata dalla slovena Ema Klinec, davanti alla norvegese Maren Lundby e alla giapponese Sara Takanashi, rispettivamente argento e bronzo.

STAGIONE 2021-2022
Nella stagione in corso si sono disputate 7 gare individuali su Normal Hill in cui si sono imposte cinque atlete diverse e sono complessivamente salite sul podio sette donne differenti.

L’unica saltatrice capace di bissare un proprio successo è stata Marita Kramer, riuscita a primeggiare a Nizhny Tagil I e Ramsau. L’austriaca però non sarà della partita a causa della positività al Covid-19. Le altre affermazioni sono state appannaggio delle slovene Ema Klinec (Nizhny Tagil II) e Nika Kriznar (Ljubno I), della tedesca Katharina Althaus (Lillehammer) e della giapponese Sara Takanashi (Ljubno II).

Kramer è anche l’atleta a vantare più podi su trampolini piccoli nel corrente inverno, avendone raccolti ben 5 (2-2-1). Segue, a quota 4, Ursa Bogataj, nonostante non abbia mai vinto (0-2-2). Si contano 3 top-three per Klinec (1-1-1) e Althaus (1-1-1). Infine sono forti di una singola presenza nel gotha anche Kriznar (1-0-0), Takanashi (1-0-0) e Daniela Iraschko-Stolz (0-0-1).

Dunque sinora sul podio delle prove su Normal Hill hanno sventolato le bandiere di sole quattro diverse nazioni. Il Paese più blasonato è la Slovenia con 8 (2-3-3), seguita dall’Austria a 6 (2-2-2). La Germania si attesta a 3 (1-1-1), mentre chiude il Giappone a 1 (1-0-0).

In casa Italia il miglior risultato è un 12° posto firmato da Lara Malsiner in quel di Ramsau, nel mese di dicembre. Questo il resoconto completo dei piazzamenti delle azzurre sui trampolini piccoli nel 2021-22.
L’ordine delle competizioni è Nizhny Tagil I, Nizhny Tagil II, Lillehammer, Ramsau, Ljubno I, Ljubno II
MALSINER Lara 22 – 40 – 33 – 12 – X – X
MALSINER Jessica DNQ – DNQ – DNQ – DNQ – 50 – 44
AMBROSI Martina X – X – X – X – DNQ – DNQ
ZANITZER Martina X – X – X – X – DNQ – DNQ
La “X” indica assenza; il DNQ significa “mancata qualificazione”.

Foto: La Presse

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