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Australian Open 2022: Berrettini e Sinner non ancora pronti per vincere uno Slam. Livello di gioco incompleto

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Un sogno infranto. Matteo Berrettini è stato sconfitto nella semifinale degli Australian Open 2022 da un grande Rafael Nadal. Lo spagnolo (n.5 ATP) si è imposto per 6-3 6-2 3-6 6-3 in 2 ore e 58 minuti di partita e ha così conquistato la 29ma Finale Slam della carriera.

Un prova di forza di Rafa che, nonostante i 35 anni suonati, continua a stupire per il suo livello di gioco in questo torneo. Nel confronto con Berrettini sono stati impressionanti i primi due set nei quali il campione nativo di Manacor ha fatto un po’ quello che ha voluto, insistendo sul rovescio di Matteo e realizzando vincenti oppure concludendo con il winner successivo.

L’azzurro bocciato? No, perché non si possono disconoscere i risultati ottenuti e la valenza storica del suo percorso. Tuttavia, nella sfida odierna si sono evidenziate delle mancanze tecniche importanti, forse anche enfatizzate da una condizione fisica non perfetta del romano. Specialmente nei primi due set, il nostro portacolori si è mosso male lateralmente e nello stesso tempo il servizio non l’ha sorretto come avrebbe voluto e dovuto, considerata la miseria di punti ottenuti con la seconda (13% e 20% le percentuali di resa con questo fondamentale nel caso specifico).

Australian Open 2022, Rafael Nadal infrange il sogno di Matteo Berrettini in 4 set

Pertanto, in questo ragionamento, Berrettini e Jannik Sinner possono essere associati relativamente alle proprie “deficienze”. In sostanza, entrambi i tennisti azzurri quando si sono trovati nella loro confort zone per imporre il proprio gioco, hanno fatto vedere un tennis convincente e nel caso di Matteo anche vario.

Al cospetto, però, di tennisti come Stefanos Tsitsipas e Nadal, capaci di disinnescare i punti di forza del proprio gioco e di giocare a tutto campo, è mancata la completezza tennistica richiesta. Il verdetto dunque di questo torneo è negativo per entrambi, se l’obiettivo è il bersaglio grosso (Major), e da questo devono trarre spunto. Nessuna condanna per loro, considerando che si parla di semifinale (storica) e quarto di finale di uno Slam a 20 anni, ma l’evidenza è che c’è da fare se si vuol vincere un torneo di questa tipologia.

Foto: LaPresse

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