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Tennis, Riccardo Piatti: “Jannik Sinner deve puntare ad uno Slam! Sarà affiancato da un grande ex? Vediamo…”

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Jannik Sinner è costretto ai box per colpa del Covid-19, per cui è il momento ideale per fare una sorta di punto della situazione su questo suo primo scorcio di 2022 e, soprattutto, su ciò che potrà essere del suo anno. Dopo l’eliminazione ai quarti di finale degli Australian Open, subita per mano di uno Stefanos Tsitsipas versione “cinque stelle lusso”, l’altoatesino doveva prendere parte all’ATP 500 di Rotterdam ma, come detto, la positività lo ha fermato.

Se il nostro giovane alfiere non può scendere in campo, spazio al suo coach Riccardo Piatti, che al Corriere della Sera ha tratteggiato cosa attende nel futuro immediato al nativo di San Candido. Secondo il tecnico, la scorsa stagione ha permesso al suo assistito di imparare parecchio: Jannik l’anno scorso ha vinto 4 tornei, con 49 successi e 22 sconfitte totali. Quelle più utili? Contro Shapovalov, Bedene, Hurkacz, Popyrin, Fritz, Tiafoe, Alcaraz e Murray. Ha giocato 13 nuovi tornei, più la Davis Cup: significa che quest’anno sarà meno impreparato. Inoltre ha battuto tre top 10: Rublev, Ruud e Hurkacz e ha perso dai super top: Djokovic, Medvedev, Zverev e Nadal. Solo imparando dalle sconfitte si cresce e continuando ad affrontare i migliori. Mi ero messo in testa che doveva entrare nei top 10 e andare al Master, quindi è stata una buona stagione”.

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Ultima battuta su una voce che inizia a circolare in maniera sempre più concreta, ovvero la possibilità di aggiungere un nuovo tassello di esperienza e di spessore al team di Sinner. Durante lo Slam di Melbourne si è fatto addirittura il nome di John McEnroe. Ecco il punto di vista di Piatti: “Non escludo che nel futuro Jannik possa essere affiancato da un grande ex negli Slam. Quando seguivo Raonic, per esempio, Moja si allenò con noi diverse settimane e Milos arrivò in finale a Wimbledon. Ci sarò sempre io al suo fianco, ma per migliorare è giusto aprirsi alle novità. Io lo Slam da coach lo voglio, credo che sia giusto. Lo vuole anche Jannik, che è nei top 10 ma diciamocelo: ancora non ha fatto niente” .

Foto: Lapresse

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