Biathlon
Biathlon, Pagelle staffetta mista: Lisa Vittozzi incanta, deludono Hofer e Bormolini. Wierer sufficiente
La prima gara del biathlon alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 è stata la staffetta mista: l’Italia, che aveva vinto il bronzo sia a Sochi 2014 che a PyeongChang 2018, oggi con Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Thomas Bormolini e Lukas Hofer non va oltre il nono posto. Oro alla Norvegia davanti alla Francia, d’argento, ed al ROC (Comitato Olimpico Russo), di bronzo.
PAGELLE STAFFETTA MISTA BIATHLON OLIMPIADI PECHINO 2022
Lisa Vittozzi, 9: l’azzurra conferma il proprio feeling col poligono al lancio in staffetta e, nonostante il vento sostenuto, nel tiro a terra non usa ricariche, poi fa 4/5 in piedi e copre con la prima ricarica. Grande iniezione di fiducia in vista delle prossime gare.
Dorothea Wierer, 7: l’azzurra perde sugli sci da Eckhoff, ma poi usa solo una ricarica a terra, mentre anche a causa del vento nel tiro in piedi spara otto volte, ma nonostante ciò va in testa. L’azzurra comunque porta l’Italia in seconda piazza a metà gara e la sua prestazione è positiva.
Thomas Bormolini, 5: preferito a Dominik Windisch, paga dazio sugli sci rispetto al francese Emilien Jacquelin ed allo svedese Martin Ponsiluoma. L’azzurro fa 5/5 a terra, ma il tiro in piedi gli costa un giro di penalità. Inoltre, purtroppo, l’azzurro crolla nell’ultimo giro sugli sci, lasciando l’Italia settima all’ultimo cambio.
Lukas Hofer, 5: a gara parzialmente compromessa resta agganciato alla Bielorussia, ma poi soffre al poligono. L’azzurro a terra deve ricorrere a tre ricariche, ma poi naufraga nel tiro in piedi, pagando un giro di penalità, che spegne qualsiasi velleità.
Marte Olsbu Roeiseland (Norvegia), 8: l’unica a battere una comunque sontuosa Lisa Vittozzi. L’abbondanza nel team norvegese fa sì che i tecnici optino per piazzare la dominatrice di Coppa del Mondo al lancio e provare ad ammazzare la gara. Poi la Norvegia vincerà l’oro.
Anais Chevalier-Bouchet (Francia), 4: rischia di compromettere la gara del quartetto francese con una prima frazione disastrosa, nella quale è costretta al giro di penalità. Paga oltre un minuto dalla Norvegia dopo i primi 6 km, poi per sua fortuna i compagni di squadra raddrizzano la gara.
Johannes Thingnes Boe (Norvegia), 10: fa valere la condizione sugli sci soprattutto nell’ultimo giro, quando è perfetto nella scelta di tempo per lanciare la volata saltando Eduard Latypov e prendendosi quei metri di margine per percorrere in festa l’ultimo tratto del rettilineo conclusivo.
Quentin Fillon Maillet (Francia), 8: nelle concitate fasi preparatorie verso la volata finale perde le code degli sci di Boe non riuscendo subito a saltare Latypov. Perde così quella manciata di metri che gli impedisce di essere poi competitivo per l’oro allo sprint.
Eduard Latypov (ROC), 7: non trema al poligono, difendendo la prima piazza dopo le due sessioni di tiro, ma nulla può in volata al cospetto di Johannes Thingnes Boe e Quentin Fillon Maillet, che lo infilano nel lungo rettilineo d’arrivo costringendolo al bronzo.
Foto: Federico Angiolini