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Sci di fondo
Sci di fondo, Federico Pellegrino e gli argenti olimpici in 2 tecniche diverse: fuoriclasse totale
Signore e signori, un campione. Federico Pellegrino, dopo PyeongChang 2018, si è messo al collo un’altra medaglia. Si tratta di un bis d’argento nella sprint a tecnica libera di queste Olimpiadi Invernali a Pechino. La neve di Zhangjiakou ha regalato all’atleta di Nus un’altra emozione fortissima nel remake di quanto accaduto ai Giochi Invernali di quattro anni fa, quando però la tecnica era classica.
Il campione nostrano ha dato fondo a tutte le sue risorse per centrare questo obiettivo, interpretando alla perfezione la Finale ed eseguendo lo spartito al meglio delle sue possibilità. Come già in Corea del Sud, solo il fenomenale norvegese Johannes Høsflot Klæbo è stato capace di precederlo in volata, con Chicco a 26 centesimi.
E così l’azzurro ha rimpinguato il suo bottino. Il fondista è già l’italiano più vincente di sempre in Coppa del Mondo (27 podi con 14 vittorie, che si aggiungono alle 5 medaglie Mondiali). Ecco con queste due medaglie a Cinque Cerchi danno ancora di più i connotati di che atleta sia il valdostano.
In un momento molto difficile per lo sci di fondo italiano, Pellegrino rappresenta l’unica luce, sinonimo di grande poliedricità e volontà. I due podi olimpici sono arrivati in due tecniche diverse a distanza di quattro anni e, in secondo luogo, l’azzurro ha deciso di voltare pagina per la preparazione olimpica, aggregandosi a un gruppo russo seguito dall’allenatore tedesco, Markus Kramer, e con dentro Sergej Ustjugov. Classe e coraggio, quindi, sono stati gli ingredienti di quanto visto.
Foto: LaPresse