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MotoGP, Francesco Bagnaia: “Non sono preoccupato dal 22° posto, sui long run siamo molto forti”

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Calma e sangue freddo. Non si è scomposto per nulla Francesco “Pecco” Bagnaia al termine della prima giornata di test di MotoGP sulla pista di Mandalika (Indonesia).

Un day-1 condizionato dalle avverse condizioni meteorologiche e del tracciato, molto sporco e insidioso. Ecco che il 22° posto va interpretato e considerato nel programma che il ducatista ha voluto portare avanti, senza dimenticare una caduta che non ha permesso al centauro piemontese di massimizzare la sua prestazione.

Non c’è motivo per essere preoccupati, perché nei test si fanno sempre delle strategie molto diverse. Noi siamo stati gli unici a non montare la soft, perché vogliamo cercare di capire il più possibile le gomme su questa pista. La soft avremmo dovuto montarla a fine giornata, ma ha cominciato a piovere e quindi non siamo riusciti“, ha dichiarato Bagnaia (fonte: it.motorsport.com).

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In ogni caso, se osserviamo i passi, siamo stati davvero molto forti oggi, anche se è una cosa che ci interessa fino ad un certo punto, visto che in questi giorni non c’è una gara. Diciamo che siamo soddisfatti dei passi in avanti fatti oggi e sicuramente domani, con la pista che sarà più pulita, si riuscirà a fare ancora meglio. Ma oggi il mio miglior tempo l’ho fatto al 16° giro di una gomma media e questo fa capire tante cose“, ha precisato Pecco.

Una pista che richiede molto in termini di precisione e di messa a punto. Tuttavia, il feeling con il lay-out è tutt’altro che disprezzabile: “Mi sembra un po’ un mix tra la Thailandia e l’Argentina ed è una bella pista sinceramente. Mi piace moltissimo il primo pezzo, praticamente tutto il T2, che è molto veloce e dà gusto farlo. Oggi abbiamo cercato di fare più giri possibile proprio per capire bene la pista“.

E sulla caduta: “La pista si stava ancora pulendo e avevo già fatto 30 giri con il primo set di gomme. Questo è il limite imposto da Michelin, quindi abbiamo messo delle gomme nuove che andavano nettamente meglio, perché in queste condizioni puoi togliere anche due secondi. Ho sentito che c’era molto più grip sulla gomma dietro, solo che ho insistito un po’ troppo e mi si è chiusa nello stesso punto in cui è caduto anche Martin“.

Foto: MotoGP.com Press

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