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Judo: il Giappone conquista Roma, ma ancora bene l’Italia

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Sono trentatré i Paesi e 159 le atlete che hanno preso parte all’Europan Open di Roma, torneo che prevede unicamente la partecipazione delle donne. Se l’Italia, in quanto squadra di casa, era il Paese che presentava più judoka (ben ventidue), l’alta concorrenza internazionale ha portato il Giappone a primeggiare con ben otto medaglie e quattro titoli conquistati sui sette a disposizione.

Le nipponiche si sono presentate in dieci al torneo romano, ottenendo, oltre ai quattro ori, un argento, tre bronzi ed un quinto posto. Contrariamente al solito, le nipponiche si sono imposte nelle categorie di peso più elevate, con Megumi Tsugane (-63 kg), Karen Nunira (-70 kg), Mami Umeki (-78 kg) e Kanae Yamabe (+78 kg).

Il dominio asiatico è stato confermato dal secondo posto della Cina, con quattro medaglie e l’oro di Ma Yingnan (-52 kg), mentre il Brasile è risultato essere la terza miglior squadra, grazie soprattutto alla vittoria nella categoria -57 kg della campionessa mondiale Rafaela Silva.

Bene anche l’Argentina, che ha portato sul primo gradino del podio la sua atleta più rappresentativa, Paula Pareto (-48 kg). Al quinto posto troviamo l’Italia, che rispetto allo scorso anno ha pagato la concorrenza internazionale di livello molto più elevato. Per la nazionale azzurra, in serie positiva dopo le medaglie di Casablanca e Sofia, sono comunque arrivate due medaglie da parte delle atlete che in questo momento meglio rappresentano il movimento judoista italiano: Odette Giuffrida, argento tra le -52 kg, ed Edwige Gwend, bronzo nella categoria -63 kg.

Per le due italiane si tratta della seconda uscita stagionale, dopo quella di Sofia, ed in entrambi i tornei disputati sono salite sul podio. Un ottimo inizio, quindi, per coloro che stanno confermando gli ottimi risultati già ottenuti l’anno scorso, quando sono state tra le poche in grado di tenere alta la bandiera italiana anche nei momenti più bui.

Buon quinto posto, nella categoria 57 kg, per Alessia Regis, che si è arresa solamente a due atlete di altissimo livello come la brasiliana Rafaela Silva e la mongola Sumiya Dorjsuren, raggiundo comunque un piazzamento che le mancava dal giugno dello scorso anno. Sfortunata, invece, Valentina Giorgis, la vincitrice dell’African Open di Casablanca, che si è ritrovata di fronte la compagna di squadra Edwige Gwend nei ripescaggi, chiudendo settima.

Piazzamenti sono arrivati anche da Valentina Moscatt (-48 kg) e Linda Politi (-78 kg), settime nelle rispettive categorie. Se un risultato di questo tipo non fa notizia per la Moscatt, che ha già dimostrato di saper fare anche meglio, va sottolineata la prestazione della ventunenne Politi, che sembra essere particolarmente ispirata quando combatte in casa, visto che il suo miglior risultato al livello senior resta il quinto posto ottenuto l’anno scorso sempre a Roma.

In totale, sono tredici i Paesi che sono saliti almeno una volta sul podio, come si può vedere nel medagliere sottostante.

NAZIONE

O

A

B

TOT

1. Giappone (JPN)

4

1

3

8

2. Cina (CHN)

1

1

2

4

3. Brasile (BRA)

1

1

1

3

4. Argentina (ARG)

1

0

0

1

5. Italia (ITA)

0

1

1

2

6. Gran Bretagna (GBR)

0

1

1

2

7. Canada (CAN)

0

1

0

1

8. Guinea-Bissau (GBS)

0

1

0

1

9. Mongolia (MGL)

0

0

2

2

10. Francia (FRA)

0

0

1

1

11. Belgio (BEL)

0

0

1

1

11. Polonia (POL)

0

0

1

1

13. Cina Taipei (TPE)

0

0

1

1

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Foto: EJU

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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