Biathlon
Olimpiadi, il bilancio di Roda: “Mi aspettavo di più dagli uomini dello sci e dal biathlon. Preoccupato da fondo e combinata”
Flavio Roda, Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ha tracciato il suo personale bilancio olimpico quando mancano ormai poche gare al termine dei Giochi pechinesi. Se da una parte i tanti podi in diverse discipline costituiscono motivo di soddisfazione, l’altra faccia della medaglia evidenzia lacune non indifferenti in sport di primo piano come lo sci alpino.
“Il settore maschile degli sci larghi è quello più penalizzato – esordisce Roda – perché è già la seconda Olimpiade che non riesce a portare medaglie. Mi aspettavo che qualche risultato in più arrivasse, perché gli atleti da podio li avevamo: Paris, Innerhofer, De Aliprandini, lo slalom… Così è andata, fa dispiacere”.
Non mancano critiche rivolte allo sci di fondo, funestato ormai da un interminabile periodo di magra “Chicco” Pellegrino a parte: “Il fondo ha confermato il grande campione che è Pellegrino, però dietro a lui c’è poco. Io ho un’idea molto chiara sul fondo. C’è un lavoro sui giovani, che sono anche bravi, ma bisogna vedere se arriveranno ad alto livello. C’è un po’ di preoccupazione. Pellegrino ha un grande motore, ma gli altri fanno fatica”.
https://www.oasport.it/2022/02/medagliere-olimpiadi-2022-italia-settima-per-numero-di-podi/
E sul biathlon: “Ci si poteva aspettare qualcosa di più. Bisogna dire che hanno gareggiato in condizioni veramente al limite, sappiamo che Dorothea soffre questo genere di situazioni, e comunque ha vinto una bella medaglia. Complessivamente però qualcosa in più me l’aspettavo”.
Discorso diverso invece per snowboard e slittino che hanno arricchito il medagliere azzurro: “Lo snowboard ha fatto la sua parte, ma ci stava anche l’oro. La Moioli è stata un po’ penalizzata dalla pista, comunque i risultati sono arrivati. Dobbiamo ricordare i problemi che ha avuto lo slittino: è arrivata la medaglia di Dominik Fischnaller, poi è arrivata la positività al Covid che ci ha tolto il miglior atleta per la gara a squadre”.
Sul fronte salto e combinata tutto tace e le prestazioni parlano da sé: “La speranza per il futuro sono le ragazze. Abbiamo infatti chiesto di inserire nel programma dei prossimi Giochi la combinata femminile, proprio perché ci sono dei talenti che possono far bene. Finita l’era Pittin, la situazione in generale è abbastanza complicata, e ci sono pochissimi atleti”.
Nonostante qualche delusione negli sport da budello si può guardare alla rassegna Milano-Cortina 2026 con fiducia: “Avendo l’Olimpiade in Italia saremo qualificati in tutte le discipline e quindi dovremo fare, in accordo con il Coni, dei progetti mirati per ben figurare. Per skeleton e bob sono stati già avviati dei progetti nuovi. Nello skeleton, la Margaglio aveva fatto delle ottime preolimpiche, e poi non è riuscita a concretizzare nelle gare olimpiche. Nel bob siamo cresciuti nella spinta, dobbiamo ancora lavorare sui piloti e sulla guida”.
Olimpiade tutto sommato sufficiente per Roda, che sperava però in qualche altro titolo: “Le medaglie sono cresciute rispetto alla passata edizione, sono in crescita da due Olimpiadi. E’ mancato l’oro, che dà un valore aggiunto. Sono comunque tante medaglie, delle quali non sono deluso, per certi versi sono anche soddisfatto, ma mi aspettavo qualcosa in più”.
Foto: Lapresse