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F1, Mara Sangiorgio: “Red Bull ha lasciato a bocca aperta. In Ferrari si sentono sicuri”

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Il Mondale 2022 di F1 ha preso il via con la sua prima tranche dei test pre-stagionali, quelli di Barcellona. Si proseguirà tra il 12 ed il 14 marzo con quelli del Bahrein quindi, nel weekend del 20 marzo, si partirà a fare sul serio con il primo Gran Premio dell’anno. Siamo nel momento giusto per fare una prima previsione su quel che sarà in pista, e anche fuori, nella prossima annata della massima categoria del motorsport. Per questo motivo la persona più indicata non può che essere Mara Sangiorgio, giornalista di Sky Sport e inviata numero uno nei paddock della Formula Uno.

Mara, iniziamo dal principio: cosa ti ha maggiormente colpito di quanto visto sul tracciato del Montmelò?

“Le cose che, pronti via, mi hanno colpito nei test di Barcellona sono state due: la regolarità delle vetture e la RB18. Nel primo caso i team sono stati piacevolmente sorpresi da come queste nuove vetture procedevano, nonostante si trattasse di progetti nuovi e nati da zero. Sin dalle prime battute, invece, tutti hanno potuto mettere in cascina parecchi chilometri e fare la conoscenza delle rispettive monoposto. In quanto alla Red Bull, invece, siamo rimasti molto sorpresi dal prodotto di Adrian Newey, una vettura che ha davvero lasciato tutti a bocca aperta”.

Anche Lewis Hamilton è rimasto fermo parecchio a visionare la monoposto dell’olandese…

“Ad onor del vero Lewis ha fatto così con tutti, ma ovviamente le telecamere si sono appostate nei paraggi nel momento in cui si era fermato a scoprire la macchina del suo grande rivale, quella con il numero 1 sul musetto. Dopodiché è andato avanti fino al box della Haas, cercando di cogliere i particolari di ogni vettura”.

Passando a livello generale, qual è la prima impressione delle macchine della nuova era?

“Fino al momento del via dei test del Montmelò c’era il timore che le vetture potessero assomigliarsi tra di loro, invece quasi tutte le scuderie hanno osato in direzioni differenti. Mercedes e Ferrari, per esempio, hanno scelto strade molto distanti a livello di progetto, la Red Bull come si è visto ancora un’altra. A Milton Keynes hanno proposto pance differenti da tutti gli altri e cambiato le sospensioni. C’è tanto lavoro dietro”.

Il Mondiale 2021 si è chiuso con il clamoroso duello tra Max e Lewis. Pensi che ripartiremo nuovamente da qui?

“Vorrei dire che ripartiremo ‘anche’ da loro due, dato che la speranza di tutti è che si possano inserire altri contendenti al titolo. Ad ogni modo, inutile dirlo, dopo quanto vissuto nel 2021 non possiamo che attendere il loro nuovo duello in pista. Li ho visti molto concentrati appena arrivati in pista. Lewis Hamilton me lo attendo il più cattivo e determinato di sempre dopo quanto successo ad Abu Dhabi, mentre Max Verstappen ora è il campione del mondo, non ha più nulla da dimostrare e sarà prontissimo a confermarsi, se la RB18 glielo permetterà”.

Che Lewis Hamilton hai visto in azione e ti aspetti in questo 2022?

“Me lo ricordo bene quando se ne andò dal circuito di Yas Marina al termine dell’ultimo GP. Testa bassa, non voleva incrociare lo sguardo con nessuno e, dopo quanto successo in pista, posso davvero comprenderlo. Però, appena arrivato a Barcellona, ho visto un Lewis che ha voltato pagina, non solo a parole. Avere staccato da tutto e tutti negli ultimi mesi lo ha ricaricato nel giusto modo e, come ha detto lui stesso, non vuole più sentire parlare di quello che è stato. Certo, ha rilasciato una frecciata non di poco conto sui giudici di gara che, a suo dire, ‘devono essere indipendenti e non salire sui voli di una scuderia’ ma, per il resto, è di nuovo lui al 100%”.

Chi non ci sarà, invece, è l’ormai ex race director Michael Masi…

“Non me l’aspettavo sinceramente. Io parto dal presupposto che sia una persona umana e quindi fallibile e che, soprattutto, fosse nella condizione di dover decidere da solo con una pressione indicibile sulle spalle. Se non si valuta questo non si può analizzare in toto la situazione. Si è un po’ perso nelle zone grigie del regolamento e l’ha pagata a caro prezzo. Io pensavo che venisse affiancato da altre figure, mentre la decisione è stata ben differente. Ora al suo posto avremo due persone con un super-visor esperto e l’aggiunta del VAR. A livello tecnologico abbiamo mosso un passo in avanti, per tutto il resto vedremo cosa ci dirà la stagione”.

La Ferrari apre questa nuova annata con tanta voglia di stupire, cosa trapela dal box tinto di rosso?

“Iniziamo con il dire che a Maranello sono sicuri di quello che hanno fatto e sono sereni, per quanto possibile, perchè sanno che in caso di ulteriore passo falso la situazione si farebbe davvero complicata, da Mattia Binotto in giù. Il presidente John Elkann, in occasione della presentazione della F1-75, non ha usato giri di parole spostando la pressione su team principal e piloti. Ora starà a loro. Charles Leclerc e Carlos Sainz formano una coppia affiatata ma, nel complesso, tutto il team è davvero coeso. Hanno vissuto un 2021 di transizione in vista di un 2022 nel quale dovranno iniziare a raccogliere quanto seminato. Vedremo se la pista darà conferme importanti, perchè saranno i risultati a dire che rapporto ci sarà tra i due”.

Cosa dobbiamo attenderci dai 23 appuntamenti della stagione?

“La speranza è che ci sia maggiore equilibrio in pista, anche se la Formula Uno è anche dominio di una vettura come si è visto. Forse lo scopriremo solamente dalle ultime sessioni dei test in Bahrein il reale valore delle macchine. Sarà una stagione lunghissima con tante tappe e un calendario accorpato che non lascerà nessun attimo di respiro, con tante doppiette e anche triplette. Il weekend di gara sarà ridotto e, almeno nelle tappe europee, si inizierà solo dal venerdì tra media e pista, ma sarà davvero una annata durissima e incredibile. Speriamo che lo spettacolo non sia da meno”. 

Foto: LPS Alessio De Marco

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