Formula 1
F1, Test Barcellona 2022: Mercedes e Red Bull copiano una soluzione Ferrari. L’analisi della prima giornata
Un buon inizio ma…La prima giornata dei test di F1 a Barcellona (Spagna) è andata in archivio. Un day-1 atteso per via delle nuove monoposto che caratterizzeranno il campionato 2022. Le vetture a effetto suolo con gomme da 18 pollici non hanno deluso le attese e i team hanno dimostrato di interpretare in vari modi il regolamento con soluzioni ardite, spinte ed estreme.
Che cosa possiamo trarre da questa prima giornata? Il primo dato è che la Ferrari c’è e questo non dispiace. Le due Rosse del monegasco Charles Leclerc e dello spagnolo Carlos Sainz si sono piazzate in seconda e terza posizione, precedute solo dalla McLaren del britannico Lando Norris che negli ultimi minuti della sessione si è giocato il “jolly” della gomma morbida (C4), mentre i due alfieri di Maranello hanno ottenuto il migliori riscontri con le medie, essendo i migliori con l’uso di questa mescola.
Tanti giri per i due ferraristi e questo è il dato probabilmente che più farà piacere a Mattia Binotto: 80 per Leclerc e 73 per Sainz. Le 153 tornate completate dai due piloti sono un chiaro segnale di consistenza che fa della scuderia del Cavallino Rampante la migliore in questa giornata nel computo dell’affidabilità, rispetto ai 147 giri di Max Verstappen (Red Bull) e ai 127 della Mercedes con George Russell (77) e Lewis Hamilton (50). Da considerare che le due Frecce d’Argento, in quarta e quinta posizione con Russell ed Hamilton, hanno quindi ottenuto questi tempi a parità di gomme con la Ferrari, mentre Verstappen ha sfruttato solo la mescola dura (C2).
Un day-1 in cui però la RB18 si è meritata gli onori della cronaca per le soluzioni ardite partorite dalla mente creativa di Adrian Newey. Un’astronave è parsa la RB18. A lasciare a bocca aperta è stata l’elongazione del profilo inferiore dell’imbocco delle pance. Una particolare interpretazione delle norme che crea una sorta di corridoio al fine di far giungere l’aria alle masse radianti e alla porzione inferiore della pancia, agevolando la creazione dell’effetto outwash in quella zona. Assai particolare è anche il progetto delle paratie verticali del fondo che presentano una architettura ben più elaborata rispetto a quanto mostrato dalla concorrenza e che poggia su due profili sdoppiati tra loro collegati. Un vero gioiello.
Vero è che nello stupore generale desta sensazione che anche Red Bull e Mercedes abbiano però impiegato quanto già presentato dalla Ferrari ai nastri di partenza di questi test, ovvero le famose “branchie” sulle pance per favorire un corretto funzionamento del sistema di raffreddamento. La Rossa con questa idea, associata alla particolare depressione presente sulle pance citate, ha puntato le proprie fiches sulla flessibilità della propria carrozzeria per far sì che la F1-75 possa essere bilanciata in diverse condizioni.
Stando ai riscontri odierni, da prendere con le molle, si può sorridere perché l’impressione è che sia Leclerc che Sainz abbiano ottenuto tempi ottimi con relativa facilità. Si è ancora all’inizio del percorso, ma è stato un bel primo giorno per il Cavallino.
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