Formula 1
F1, Mattia Binotto: “Soddisfatto: la Ferrari si comporta bene. Inaspettato il saltellamento. Macchine tutte diverse”
La Ferrari si è distinta durante i tre giorni riservati ai Test F1 a Barcellona e ha ottenuto riscontri decisamente confortanti in vista della nuova stagione ormai alle porte. La monoposto messa in pista dal Cavallino Rampante è parsa fin da subito molto performante, aggressiva e incisiva: gli oltre 400 giri completati senza problemi di affidabilità sul circuito del Montmelò, i notevoli riscontri cronometrici (sempre nelle posizioni di vertice della classifica dei tempi), il buon passo e le recensioni positive dei piloti (Charles Leclerc e Carlos Sainz) fanno ben sperare.
Mattia Binotto, team principal della Ferrari, è sembrando decisamente felice ai microfoni di Sky: “Soddisfatto è la parola giusta. Stiamo raccogliendo molti dati, abbiamo girato con continuità. La macchina si comporta bene rispetto a come la avevamo pensata, disegnata e progettata. Per ora siamo soddisfatti, sapendo che c’è ancora molto da imparare, scoprire e migliorare“.
L’ingegnere ha proseguito: “Di inaspettato c’è soprattutto il saltellamento che abbiamo visto sui rettilinei, è qualcosa di comune a tutte le squadre. È frutto di un’instabilità aerodinamica del fondo che viene generata ad altissima velocità e non si vede in una galleria del vento. Si risolve abbastanza bene, già noi lo abbiamo mitigato e stiamo girando in condizioni migliori rispetto al primo giorno“.
Mattia Binotto ha guardato anche gli avversari: “Mi ha sorpreso vedere macchine tutte diverse e nonostante questa diversità essere simili come prestazioni. Quando uno vede soluzioni radicalmente diverse si aspetta di vederlo tradotto in pista come differenza di prestazioni, invece le vetture convergeranno come prestazioni nonostante la differenza di forma“.
In conclusione un’altra occhiata in casa Ferrari: “Presto per giudicare la prestazione. Ci sono team che si sono nascosti, altri meno. Lo vedremo ai prossimi Test in Bahrain e con le prossime gare“.
Photo LiveMedia/Alessio De Marco