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Sci alpino, Sofia Goggia mette le mani sulla Coppa di discesa. Razzoli e Vinatzer non sfruttano la “pazzia” dello slalom

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Doppio appuntamento in discesa per le donne ed in slalom per gli uomini nel fine settimana appena passato della Coppa del Mondo di sci alpino, il primo post Olimpiadi di Pechino. Doveva essere una due giorni fondamentale soprattutto per Sofia Goggia e lo è stata, visto che la bergamasca in quel di Crans Montana ha messo praticamente le mani sulla sua terza Coppa di discesa della carriera.

Una reazione da campionessa quella di Goggia, visto che sabato era stata protagonista lei, ma praticamente tutta la squadra azzurra, della peggior discesa delle ultime tre stagioni. Addirittura nessuna azzurra tra le dieci, risultato che non accadeva dal gennaio 2019, con la migliore che era stata proprio Sofia in dodicesima posizione. Per fortuna dell’azzurra Corinne Suter non aveva approfittato della situazione, chiudendo solamente al decimo posto.

Il giorno dopo la musica è cambiata ed il vero obiettivo di Goggia era quello di mettersi in ogni modo davanti all’elvetica. Così è stato, con un terzo posto fondamentale per la bergamasca, che ha preceduto proprio la rivale, portando il vantaggio in classifica a 75 punti quando manca solo la discesa delle Finali di Meribel. Un podio anche importante per Sofia, visto che è il quarantesimo della carriera in Coppa del Mondo, traguardo raggiunto in passato solo da tre atlete: Isolde Kostner con 51, Federica Brignone (47) e Deborah Compagnoni (44).

Sci alpino, Sofia Goggia sul podio a Crans Montana! Coppa del Mondo di discesa ad un passo!

Da Crans Montana a Garmisch, con la due giorni dedicata allo slalom maschile. Nella solita pazzia della specialità purtroppo ancora una volta non sono gli azzurri ad approfittare della situazione. Alex Vinatzer settimo il sabato, Giuliano Razzoli sesto la domenica, per un weekend che sicuramente fa crescere qualche rimpianto in casa Italia, con gli azzurri ancora una volta legati da unico filo conduttore, quello della mancata continuità.

Alex Vinatzer ha pregiudicato le sue gare sempre nella prima manche, obbligandosi in questo modo a rimonte disperate nella seconda. E’ tutta la stagione che l’azzurro non riesce ad esprimersi sullo stesso livello in entrambe le manche e soprattutto nella prima fa veramente molta fatica ad essere fluido, ad esprimere quella potenza e velocità che invece si vede nella seconda. E’ probabilmente anche una questione mentale e di pressione, con quest’ultima che svanisce quando ormai non si ha più nulla da perdere.

Il sesto posto di domenica di Giuliano Razzoli è il miglior risultato, con l’emiliano ad un decimo dal podio. Centesimi persi anche da lui tutti in una prima manche condita da troppi errori, nonostante una parte finale alla pari, se non migliore, dei primi della classifica. Il “Razzo” ha rimontato otto posizioni ed alla fine ha chiuso sesto, ma i rimpianti ci sono e sono ormai sempre gli stessi ad ogni slalom, per una squadra azzurra a cui manca sempre qualcosa.

Foto: LaPresse

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