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Combinata nordica
Combinata nordica, Coppa del Mondo Schonach 2022. Showdown per la Sfera di cristallo tra Riiber e Lamparter
La Coppa del Mondo di combinata nordica giunge al proprio epilogo. Il sipario sulla XXXIX edizione del massimo circuito calerà nel weekend in quel di Schonach im Schwarzwald, una delle “classiche” della disciplina. La località tedesca, situata nell’estremo sud ovest della Germania, vanta una grandissima tradizione. Infatti dal 1967 viene assegnato lo Schwarzwaldpokal (ovvero “La Coppa della Foresta Nera”), competizione poi cooptata dalla Coppa del Mondo, di cui l’impianto del Baden-Württemberg è una presenza fissa in calendario sin dalla stagione inaugurale. Cionondimeno, bisogna ricordare come abbia dovuto rinunciare alla propria tappa per scarsità di neve ben sette volte! L’infausto evento si è verificato negli inverni 1989-90, 2000-01, 2002-03, 2006-07, 2011-12, 2019-20 e 2020-21.
Fortunatamente in questo 2022 si può gareggiare per la prima volta dal 2019 ed è un bene, perché la Sfera di cristallo è in bilico. Il pettorale giallo è attualmente indossato da Johannes Lamparter, che però ha un margine di soli 19 punti su Jarl Magnus Riiber. Quest’ultimo, costretto a disertare due tappe a gennaio a causa di un infortunio alla schiena, è però in grande rimonta e va alla caccia della quarta Coppa del Mondo consecutiva. Il tirolese, invece, ambisce a riportare il trofeo in Austria 21 anni dopo Felix Gottwald. Insomma, comunque vada ci sarà da emozionarsi e la sfida è apertissima. L’inerzia sembra dalla parte dello scandinavo, ma il contesto tedesco si presta a risultati a sorpresa.
Sino a oggi a Schonach si sono disputate 36 gare individuali valevoli per la Sfera di cristallo. Sono ventidue gli atleti a vantare almeno un successo su queste nevi. Fra di essi spicca un tandem capace di imporsi per 4 volte composto dal norvegese Fred Børre Lundberg (1991, 1993, 1995, 1996) e dal francese Jason Lamy-Chappuis (2008, 2010, gennaio 2013 e dicembre 2013). Sono cinque i combinatisti in attività ad aver primeggiato nella Foresta Nera. Si registrano 3 affermazioni per Eric Frenzel (2016, 2017, 2017). Ha festeggiato in 2 occasioni Akito Watabe (entrambe nel 2018). Infine si conta 1 acuto per Lukas Klapfer (2015), Jørgen Graabak (2016) e Jarl Magnus Riiber (2019).
Guardando invece ai podi, sono nove gli uomini tutt’ora in azione a vantare piazzamenti nella top-three nel Baden-Württemberg. Questa graduatoria è dominata da Akito Watabe.
8 – WATABE Akito [JPN] (2-2-4)
4 – RIIBER Jarl Magnus [NOR] (1-2-1)
3 – FRENZEL Eric [GER] (3-0-0)
2 – KLAPFER Lukas [AUT] (1-0-1)
2 – RYDZEK Johannes [GER] (0-1-1)
2 – RIEßLE Fabian [GER] (0-1-1)
1 – GRAABAK Jørgen [NOR] (1-0-0)
1 – GREIDERER Lukas [AUT] (0-1-0)
1 – PITTIN Alessandro [ITA] (0-0-1)
Volgendo lo sguardo ai vari movimenti nazionali si evince come da queste parti la Norvegia sia indiscutibilmente la potenza egemone, mentre la Germania padrona di casa si debba accontentare di recitare il ruolo di seconda forza.
27 (10-8-9) – NORVEGIA
18 (7-4-7) – GERMANIA [All-Inclusive]
16 (4-6-6) – AUSTRIA
15 (3-6-6) – GIAPPONE
11 (4-4-3) – FINLANDIA
7 (5-2-0) – FRANCIA
5 (2-2-1) – USA
4 (1-1-2) – SVIZZERA
2 (0-2-0) – URSS
2 (0-1-1) – REP.CECA
1 (0-0-1) – ITALIA
Dunque un podio per l’Italia, ormai molto datato. Infatti porta la firma di Alessandro Pittin, che il 23 gennaio 2010 si piazzò terzo alle spalle di Jason Lamy-Chappuis e Pavel Churavy.
Foto: La Presse