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Formula 1
F1, Ferrari e il problema della velocità di punta: F1-75 equilibrata, ma si deve lavorare…
Questione di necessità. Il GP dell’Arabia Saudita, secondo round del Mondiale 2022 di F1, è andato in archivio. Lo sviluppo della corsa domenicale è stato entusiasmante e il duello tra la Red Bull dell’olandese Max Verstappen e la Ferrari del monegasco Charles Leclerc il tema principale.
Ha vinto Max in volata, al termine di un confronto rusticano di estrema durezza ma rispettoso l’uno dell’altro. Non a caso i due si sono abbracciati al termine del GP proprio a sottolineare con quale spirito abbiano vissuto l’appuntamento sul circuito cittadino saudita.
Una approccio agli antipodi per le due scuderie: la Red Bull più scarica dal punto di vista aerodinamico per premiare la velocità sui rettilinei e anche la più immediata messa in temperatura delle gomme; la Ferrari più veloce in curva anche perché più carica dal punto di vista aerodinamica e meno “aggressiva” sugli pneumatici. Alla fine della fiera un sostanziale equilibrio che si è risolto in favore di Max per via dell’episodio della VSC ben sfruttato dal neerlandese che ha potuto farsi forte, in scia, della sua maggior potenza nell’allungo.
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La RB18, infatti, è molto efficiente (aerodinamicamente), ha poco drag e un vantaggio quando supera la velocità dei 250 km/h, dettato anche da un assetto molto basso, visto che la problematica del pompaggio è stata praticamente abbattuta. Probabilmente, in Ferrari, devono ancora sacrificare un po’ di prestazione, dovendo girare leggermente più alti da terra per la criticità citata, forte del fatto che comunque in curva possono puntare su una grande deportanza data dalla depressione della parte superiore delle pance.
Tuttavia vedere Leclerc e Carlos Sainz arretrati nella graduatoria che tiene conto delle velocità di punta raggiunte può alimentare delle riflessioni in vista di appuntamenti futuri dove l’essere efficienti non potrà essere una condizione da sacrificare in nome di una miglior velocità di grip.
Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI