Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Europei 2022: Daniele Vocaturo nel gruppo dei secondi a mezzo punto dal leader Kjartansson
Quarta giornata in archivio, in Slovenia, per gli Europei individuali di scacchi 2022. Un solo uomo rimane al comando: si tratta dell’islandese Gudmundur Kjartansson, Grande Maestro classe 1988 con un ELO attuale di 2450 e massimo di 2503 nell’aprile 2021. Grande partenza per lui, con 4 vittorie su 4, l’ultima ottenuta sul tedesco Rasmus Svane (per la verità complice del suo stesso delitto con uno svarione in un finale patto).
Nel gruppo dei secondi, che ammonta a 16 unità, c’è anche Daniele Vocaturo, che continua a distinguersi molto bene fino a questo momento. Per lui, che ad oggi ha un ELO di 2614, performance da 2783 fino ad ora. Molto bella la vittoria odierna, ottenuta contro un raro ramo della variante Anderssen della Difesa Siciliana: il romano, con il Bianco, trascina il giovane (18 anni) GM serbo Luka Budisavljevic dritto in una rete di matto con Re al centro e Donna e Torre a dargli il colpo di grazia dopo 38 mosse.
L’Italia chiude con un bilancio complessivo di cinque vittorie la giornata. Oltre a Vocaturo, punto intero anche per Andrea Stella, che dispone a suo piacimento fin dall’inizio del bulgaro Valentin Mittev e ne causa l’abbandono dopo 32 mosse. Secondo successo per Michele Godena: il veterano della spedizione tricolore batte l’ucraina Nadiia Shpanko. In questo caso è un finale di Torri e pedoni giocato con il Nero a rivelarsi decisivo, con diverse imprecisioni da parte del Bianco e relativa perdita di pedoni a volontà. Federico Manca sale anch’egli a quota 2 superando la francese Cyrielle Monpeurt, che va vicina a riprendersi un paio di pedoni di svantaggio col Nero, ma si fa sfuggire una fatale inchiodatura della Torre bianca contro il Cavallo sull’ultima traversa, che consegna direttamente la vittoria all’italiano. Alberto Barp coglie il primo urrà contro il tedesco Gerhard Lorscheid, che incredibilmente non vede arrivare una micidiale combinazione di matto in tre mosse alla diciannovesima.
Abbastanza ampio il capitolo patte, che comincia con un bravo Lorenzo Lodici, che ferma sul mezzo punto il valido armeno Haik Martirosyan, al quale rende quasi 100 punti ELO, bloccandolo sulla ripetizione di mosse dopo poco più di 20 tratti. Pier Luigi Basso deve dividere la posta con l’irlandese Conor Murphy salvandosi da una situazione potenzialmente pericolosa, mentre Luca Moroni non ha mai grandi chance contro la serba Teodora Injac. Alessio Valsecchi viene fermato (con bravura, va detto) dall’ucraino Nazar Lapti, mentre Alberto David si ritrova in posizione perennemente pari con l’ungherese Zsoka Gaal. Sabino Brunello, in una partita stranissima, finisce salvato, in tutti i sensi, dal tedesco Richard Bethke, che non si avvede di essere andato in posizione, se non vinta, con grandi speranze. Angelo Damia blocca la bosniaca Masa Maksimovic, mentre arriva un altro mezzo punto per Alessandro Franco contro il tedesco Jeremy Hommer, riacchiappando per i capelli una posizione molto critica.
Il capitolo “sconfitte” è più doloroso, perché ce ne sono due che non si possono considerare realmente tali. Tea Gueci non si è presentata alla scacchiera e i dati ufficiali dicono che anche per il quinto turno non lo farà, mentre Giovanni Marchesich ha definitivamente rinunciato all’intero torneo. Gli italiani in gara resteranno dunque 14.
Foto: ŠZS/Luka Rifelj