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Tennis, Andy Roddick su Carlos Alcaraz: “Si muove in maniera incredibile, è un animale!”

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I superlativi assoluti si sprecano parlando di Carlos Alcaraz. Il giovane tennista spagnolo sta impressionando e lasciando a bocca aperta per la facilità nell’eseguire uno “spartito” che per altri sarebbe molto più difficile su un campo da tennis, considerando anche l’età dell’iberico.

Un fenomeno che allo stato attuale delle cose si è spinto alle semifinali del Masters1000 di Miami, sbaragliando la concorrenza e mettendo in mostra un gioco brillante e aggressivo. Nel penultimo atto ci sarà il confronto con il polacco Hubert Hurkacz, vincitore in Florida l’anno passato e capace di piegare il n.2 del mondo Daniil Medvedev nei quarti.

Per quanto si è visto Alcaraz sembra destinato a proseguire la sua marcia trionfale ma, a prescindere dal riscontro del match in sé, lo spagnolo ha già colpito per il suo modo di giocare. A sottolineare questi aspetti è stato l’ex campione americano, Andy Roddick (vincitore degli US Open nel 2003 e quattro volte finalista Slam).

Perché Carlos Alcaraz è più forte di Jannik Sinner. Lo spagnolo è già un top5 in pectore

A Tennis Channel, l’ex tennista statunitense ha dedicato parole molto lusinghiere nei confronti del giovane nativo di Murcia: “Questo ragazzo si muove in maniera incredibile, è fenomenale. Normalmente i tennisti hanno bisogno di migliorare sotto questo aspetto e necessitano di tempo per colpire la palla così bene. La maggior parte di loro con un dritto simile ha bisogno di appoggiarsi su entrambi i piedi per colpire forte la palla. Carlos, invece, riesce ad accelerare velocemente, quasi come Andre Agassi. Se colpisci una palla forte contro di lui, sai che tornerà indietro altrettanto velocemente. Questo ragazzo non scherza. Non so se negli ultimi anni abbiamo visto un ragazzo come lui, in grado di vincere nettamente le partite“, ha sottolineato Roddick.

Aggiungendo ulteriori dettagli, l’ex tennista ha dichiarato: “Alcaraz è un animale. È molto difficile giocare contro di lui, devi essere davvero molto bravo in difesa e costretto a lottare ogni punto. Serve anche molto bene, il che rende tutto ancora più complicato” .

Foto: LaPresse

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