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Tennis, il devastante Carlos Alcaraz: numeri da fenomeno e un tabù da sfatare a Miami
Un giocatore che fa paura. Lo spagnolo Carlos Alcaraz continua a stupire a Miami, in Florida, sede del Masters 1000 di scena in questa settimana.
L’Hard Rock Stadium è stato nuovamente teatro dello show tennistico offerto dal giovane iberico che ha sconfitto il campione del torneo (2021) Hubert Hurkacz sullo score di 7-6 (5) 7-6 (2). Due tie-break hanno deciso la sfida e in entrambi i casi lo spagnolo ha colpito per l’estrema lucidità con cui ha giocato i punti importanti, mettendo nello stesso tempo sotto pressione l’avversario. E così, dopo il penultimo atto raggiunto a Indian Wells, il classe 2003 nativo di Murcia ha ottenuto l’accesso alla prima Finale di un 1000, secondo più giovane della storia di questo torneo. A 18 anni e 331 giorni Carlitos è dietro solo all’altro fenomeno iberico che tutti conosciamo, ovvero Rafael Nadal (18 anni e 304 giorni).
Nell’atto conclusivo ci sarà il norvegese Casper Ruud, che nell’altra semifinale ha sconfitto per 6-4 6-1 l’argentino Francisco Cerundolo. I favori del pronostico sono per il classe 2003 spagnolo, capace di battere già lo scandinavo l’anno scorso nei quarti di finale del torneo di Marbella per 6-2 6-4.
L’allievo di Juan Carlos Ferrero ha l’opportunità di diventare il terzo giocatore più giovane di sempre a vincere un titolo in un torneo di questo livello, dietro solo a Michael Chang (1990 a Toronto) e a Nadal (2005 a Montecarlo). Tuttavia, Alcaraz potrebbe sfatare un tabù in casa Spagna visto che nessuno dei predecessori, neanche Rafa, è riuscito a centrare il successo a Miami. Gli iberici senza trionfare infatti sono stati Sergi Bruguera, Carlos Moya, David Ferrer e appunto Nadal.
Attualmente, Carlos è terzo nell’ATP Race ed è 12° nel ranking ATP virtuale e in caso di vittoria scavalcherebbe Jannik Sinner (n.11). Numeri importanti per chi ha tutto per lasciare il segno in questo sport.
Foto: LaPresse