Formula 1
F1, il Budget Cap sarà decisivo nella sfida per il titolo: in Ferrari approccio conservativo
Una creatività controllata. Il Mondiale 2022 di F1 è appena iniziato e la Ferrari è in ballo per le posizioni di vertice. La doppietta in Bahrain (1°-2° posto) e la seconda e terza piazza in Arabia Saudita hanno confermato che la F1-75 sia nata piuttosto bene e dia modo ai piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz di essere competitivi.
Tuttavia, in una sfida così serrata, saranno gli sviluppi a dire chi trionferà. A questo proposito sembra che Red Bull, attuale diretta concorrente della Rossa, si stia preparando per un update importante per il GP di Imola (22-24 aprile). Il consulente Helmut Marko ha parlato di una RB18 “dimagrita” per renderla ancor più efficiente e nello stesso tempo ben bilanciata in curva.
E la Ferrari? “Arriveranno, ma non è ancora il momento giusto. A livello di squadra siamo pronti a migliorare la vettura, tuttavia dobbiamo essere bravi a non spendere tutto il budget a nostra disposizione nelle prime gare. Ecco perché non ci aspettiamo di introdurre modifiche significative in vista di Melbourne, tuttavia, appena avremo l’opportunità di portare qualcosa di nuovo in pista, non ci faremo di certo trovare impreparati“, le parole di Mattia Binotto (Team Principal del Cavallino Rampante).
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Si punta, quindi, a un’ottimizzazione del proprio pacchetto prima di rischiare di “incantarsi” anche perché tutto ha un prezzo. Come è noto, infatti, l’introduzione di modifiche tecniche sulle vetture sarà fortemente condizionato dal Budget Cap, ovvero dal tetto di spesa imposto da regolamento. Un limite, già presente l’anno passato, portato in questa stagione a 140 milioni di dollari.
Una quota però legata a un calendario di 21 GP. Dal momento che vene saranno 23, anche con l’uscita di scena del GP di Russia, le squadre avranno un extra budget di 1.2 milioni per ogni weekend di gara aggiuntivo, quindi 2.4 milioni, a cui bisogna aggiungere altri 0.9 milioni previsti come extra per le tre Sprint Qualifying del sabato. Il totale è pari a 3.3 milioni di dollari da sommare ai 140 già citati.
Pertanto, sarà necessario capire quali saranno i tempi giusti per intervenire, senza però perdere troppo in termini di prestazione rispetto ai rivali. Da questo punto di vista, Ferrari, forte del fatto suo, guarda in casa propria dovendo lavorare soprattutto sull’efficienza aerodinamica, aspetto non ottimale nel confronto con Red Bull, senza considerare che Mercedes potrebbe tornare in auge. Vero è che anche per la Stella a tre punte gli investimenti saranno da considerare nel tetto di spesa.
Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI