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MotoGP, Marc Marquez: “A Mandalika uno dei peggiori momenti della mia carriera, devo ritrovare la fiducia ad Austin”

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Marc Marquez, il ritorno di Capitan America. Potrebbe sembrare il titolo di un film, ma in realtà ha perfettamente senso rispetto al rientro alle gare dello spagnolo di casa Honda nel quarto round del Mondiale 2022 di MotoGP ad Austin, in Texas. Sul circuito degli States, Marquez riprende la sua attività agonistica dopo lo stop causato dal brutto incidente nel corso del warm-up del GP di Indonesia. Un crash che, visti i problemi di diplopia, lo ha obbligato a saltare la corsa di Mandalika e l’intero fine-settimana di Termas de Rio Hondo (Argentina).

E così l’occasione è quella del circuito texano su cui Marc ha dominato in passato. Fare un bilancio dell’albo d’oro su questa pista è molto semplice: 7 vittorie del “93”, una di Alex Rins nel 2019, ma solo perché il buon Marquez cadde…Una situazione incredibile nella quale i podi e le pole-position sono sempre 7, ricordando che fu Francesco Bagnaia l’anno scorso a impedire all’iberico di raggiungere quota 8. Per questo Marquez ha una sorta di appuntamento con la storia, potendo diventare il primo pilota degli ultimi 50 anni con 8 pole in un circuito.

E’ stata una settimana davvero difficile, ma sono fortunato perché il problema alla vista mi ha creato meno criticità rispetto al passato. Mi sono allenato per tornare, ho avuto un’altra visita ed è andata bene, non arrivo al meglio delle mie condizioni, ma cercheremo di fare delle ottime FP1 e poi un buon weekend“, ha rivelato in conferenza stampa l’asso nativo di Cervera.

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Non ricordo molto l’incidente di Mandalika. E’ stato uno dei GP peggiori della mia carriera. Ma ora fa parte del passato, è il momento di ritrovare la fiducia e ripartire. Difficile in Indonesia, ma ancora peggio è stato quello che c’è stato dopo“, ha rivelato l’iberico. E sulle sue possibilità di vittoria ad Austin ha dichiarato: “E’ possibile, ma non è il modo migliore per approcciare al weekend di gara. Veniamo da un fine-settimana di tante cadute, ho appena ripreso ad allenarmi, ora è importante ricostruire, ritrovare il feeling e non rischiare. Fisicamente mi sento meglio del Qatar, come fiducia invece mi sento peggio. Ho già fatto tutto il check della moto, non ho avuto problemi a salire in sella“.

Il centauro della Honda ha successivamente approfondito gli aspetti legati alla sua salute e al momento difficile vissuto a livello personale: “E’ il secondo problema di vista in 6 mesi, ne ho parlato con il medico e mi ha spiegato che l’impatto è stato davvero pesante, si tratta di un nervo che si è mosso nell’impatto. E’ un mio punto debole, ma se sono qui significa che posso correre. C’è il rischio di cadere, ma fa parte della MotoGP. Paura? Un mix di cose, non si tratta solo dell’infortunio o della diplopia. Era il fatto di essere ancora infortunato. Ho iniziato a sentire che c’era qualcosa dopo la prima caduta, ho temuto di fermarmi altri mesi, questo ti spaventa. Dopo la visita con il medico ho passato una prima settimana dura, poi sono via via migliorato. Ora sono qui perché la passione è più forte della mia sofferenza e di quello che mi è successo“.

Marquez ha anche giustificato le ragioni del suo forfait per il round argentino: “Non ero motivato a correre in Argentina, ero motivato solo a starmene a casa e volevo recuperare. Mio fratello mi ha aiutato molto, passo dopo passo ho ritrovato la motivazione giusta, ora sono qui per gareggiare, non per parlare dei miei infortuni“.

Foto: MotoGP.com Press

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