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Tennis: Coppa Davis 2022, salta una sede della fase a gironi. Tramonta il progetto delle finali ad Abu Dhabi

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Continua a navigare in acque particolarmente complicate la Coppa Davis. Molti nuovi dettagli, particolarmente foschi peraltro, emergono da alcune rivelazioni portate a galla da L’Équipe, che raccontano di una confusione ancora importante per quanto riguarda l’organizzazione tanto dei gironi quanto della finale.

Partiamo dall’inizio: secondo quanto appreso dal quotidiano francese, le federazioni dei Paesi qualificati per la fase di scena dal 14 al 18 settembre sono state contattate perché sarebbe in arrivo una nuova gara per organizzare un raggruppamento. Questo perché una delle quattro città originali (Bologna, Amburgo, Glasgow e Malaga) si sarebbe ritirata.

Ma non è tutto: la quasi certezza delle finali ad Abu Dhabi, dal 23 al 27 novembre, appare tramontata per rinuncia della città stessa. Del resto, questa scelta era stata criticata sostanzialmente da ogni singola parte coinvolta. Risulta che dagli Emirati Arabi Uniti fossero pronti 30 milioni di euro. Che, evidentemente, non saranno mai rilasciati. Ed è qui che entra in gioco un altro aspetto: chi si è ritirato lo ha fatto perché c’è la possibilità di ospitare le Finals? L’Équipe ritiene che Kosmos abbia offerto a Malaga questa possibilità, e che sia dunque questa la ragione per cui si è “liberato” un girone. Nel frattempo, il sorteggio è stato spostato dal 31 marzo al 26 aprile.

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La Francia aveva accusato Kosmos di mancanza di trasparenza nella considerazione delle offerte, e per questo aveva presentato ricorso al CAS. Il procedimento è tuttora in piedi, ma la nuova situazione venutasi a creare potrebbe portare la FFT a chiamare a raccolta la manifestazione di interesse delle città che vogliano avere sul proprio suolo un raggruppamento.

Un punto rimane: è certo che questo capitolo si possa definire semplicemente come l’ultimo (ad oggi) di una serie che sta dando alla Davis una pubblicità pessima, per non dire indecorosa. La nuova riforma, passata nel 2018 e applicata dal 2019, ha prodotto problemi in misura molto maggiore rispetto ai benefici: Kosmos e ITF stanno cercando di tappare le falle là dove ci sono, ma se ne trovano davvero tante allo stesso tempo.

Foto: LaPresse

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