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F1, ‘Il Processo di Minardi’: “Spero che Red Bull e Mercedes rispettino le regole. Ferrari facile da mettere a punto”

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E un’altra bandiera a Maranello è stata piazzata. Il terzo appuntamento del Mondiale 2022 di F1 è andato in archivio e per la Ferrari motivi di soddisfazione ce ne sono molti. L’Albert Park di Melbourne (Australia) ha sorriso alla Rossa con il trionfo di Charles Leclerc a precedere la Red Bull del messicano Sergio Perez e la Mercedes del britannico George Russell.

Una gara dominata dall’accoppiata formata dalla F1-75 e dal monegasco in tutto e per tutto. La Rossa guidata Charles si è dimostrata superiore soprattutto nella gestione degli pneumatici, andando anche oltre le più ottimistiche previsioni in casa del Cavallino Rampante. L’unica macchia per la scuderia italiana è stato il weekend poco fortunato e negativo di Carlos Sainz, costretto al ritiro dopo poche tornate.

Alla fine della fiera la Ferrari comanda in entrambe le classifiche mondiali: tra i piloti Leclerc è in testa con 71 punti, seguito da Russell con 37 e da Sainz son 33. Il ritiro di Max Verstappen, il più pericoloso degli avversari al momento, ha causato uno zero pesante per l’olandese e il sesto posto con 25 punti all’attivo parla chiaro.

F1, Charles Leclerc ha dominato in Australia nonostante la velocità di punta della Ferrari tra le più basse: la classifica

Tanti, dunque, gli aspetti da analizzare. E’ spettato a Giancarlo Minardi, figura storica del Circus e attuale Presidente dell’Autodromo di Imola, dare delle valutazioni nella terza puntata de “Il Processo di Minardi“, approfondimento di OA Sport.

Giancarlo, bentrovato. Sorpreso dalla gara di Melbourne e dal dominio di Leclerc?

Sinceramente un po’ sì. Dopo le qualifiche credevo che avremmo assistito a una corsa sulla falsariga delle precedenti e invece Leclerc ha dominato in maniera chiara. Complimenti alla Ferrari!“.

Che cosa ha fatto la differenza secondo lei?

Indubbiamente la Rossa è stata superiore nella gestione degli pneumatici. Se andiamo a vedere, in una gara senza le interruzioni della Safety Car, il distacco che Leclerc avrebbe potuto infliggere agli avversari era molto importante. La sua velocità era mediamente 6/7 decimi a giro migliore di Verstappen quando è stato in gara, per cui c’è poco da dire“.

Una Ferrari quindi velocissima, ma con il “pompaggio” evidente. Da cosa è dipeso?

Evidentemente i tecnici, con il benestare dei piloti, hanno optato per una assetto più basso rispetto al passato e siccome la Ferrari genera molto carico il fenomeno è stato enfatizzato, ma non è andato a disturbare più di tanto“.

Ci può spiegare questo concetto?

La Rossa, di base, è una macchina che si adatta bene a qualsiasi condizione di pista e di temperature e soprattutto sa sfruttare bene le gomme. A differenza di Red Bull, probabilmente più efficiente, la F1-75 è una monoposto molto più semplice da mettere a punto e credo che anche il lavoro di preparazione sia stato fatto piuttosto bene, riferendomi al simulatore“.

Crede quindi che le difficoltà avute da Red Bull con le gomme potranno ripetersi?

Non si può dire. Di sicuro, nel set-up hanno commesso degli errori e l’hanno anche ammesso. Hanno scelto di andare dietro alla Ferrari, caricando più dal punto di vista aerodinamico la macchina, ma credo che anche per ragioni di peso la RB18 sia molto più aggressiva sulle mescole e quindi su un tracciato con le caratteristiche di Melbourne ha fatto fatica“.

Nei nostri appuntamenti precedenti abbiamo molto parlato dell’affidabilità, questo è un altro punto dolente per la Red Bull alla prova dei fatti?

Certo, è evidente che sia così: tre ritiri in tre gare parlano chiaro. Se la Ferrari dovesse confermarsi veloce e affidabile, per il team di Milton Keynes sarà difficile recuperare terreno“.

Chi è parsa recuperare terreno a Melbourne, specie in gara, è stata la Mercedes. E’ d’accordo?

Sì, qualcosa di meglio si è visto e l’affidabilità nel loro caso si sta rilevando un fattore rispetto a Red Bull, visto che sono secondi nelle due classifiche mondiali. Certo, sul piano della prestazione, sono ancora distanti. Tuttavia, in una F1 che cambia molto velocemente, mi guardo bene dal dare per spacciata una squadra che ha vinto otto titoli mondiali consecutivi“.

Legato a questo discorso, ritiene che i team rivali della Ferrari, considerando i loro problemi, riusciranno a trovare delle scappatoie per aggirare il Budget Cap e quindi recuperare terreno?

Spero di no, per la regolarità di questo campionato. Io sono d’accordo con la logica del tetto di spesa, ma è altrettanto chiaro che la FIA dovrà essere molto vigile perché nel Circus. Lo so bene, se si vuol vincere di scrupoli non se ne fanno. Sarà importante, ovviamente, che la Ferrari introduca i suoi aggiornamenti avendo la certezza che questi diano i risultati sperati“.

In Australia, infatti, abbiamo visto la Rossa provare alcune novità come un nuovo diffusore proprio in funzione dei prossimi appuntamenti, allo scopo di avere dei dati dalla pista. Si riferisce a questo?

Sì, anche perché i test privati non ci sono”. 

All’inizio abbiamo parlato di Ferrari sorprendente, ma è rimasto sorpreso anche da Charles Leclerc che, dopo un paio d’anno difficili, sembra aver compiuto uno step notevole e finora ha saputo fare la differenza?

Obiettivamente non mi stupisce perché ci troviamo a parlare di un pilota che, in qualunque categoria ha corso, ha anche vinto. Ricordiamoci il modo in cui dominò al primo anno la GP2 (ora F2, ndr). Le sue capacità non si discutono ed è chiaro che avere la consapevolezza di disporre di una macchina veloce, dopo annate complicate, è un’ulteriore spinta per fare bene“.

E quindi a Imola Ferrari favorita?

Vedremo…Sappiamo che tanti team porteranno del materiale nuovo. Certo, la Rossa ha possibilità di vincere e le caratteristiche del circuito si prestano bene alle qualità della macchina. Di sicuro, sarà un grande successo per me e chi gestisce il tutto visto che ci aspettiamo 100.000 biglietti venduti“.

E allora, godiamoci lo spettacolo a Imola Giancarlo.

Assolutamente, alla prossima“.

IL PRIMO EPISODIO DE IL PROCESSO DI MINARDI

IL SECONDO EPISODIO DE IL PROCESSO DI MINARDI 

Foto: LaPresse

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