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MotoGP, la Ducati si prepara per Portimao per chiarire i valori in pista tra team Factory e team Gresini e Pramac

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Il Mondiale MotoGP 2022 sbarca finalmente in Europa e, come è consuetudine, si fissa questo punto del calendario come l’inizio vero e proprio della stagione. Com’è ben noto sono già quattro le tappe disputate in questo primo scorcio di campionato, per cui quasi un quinto dell’intera annata, ma il Gran Premio del Portogallo, sullo splendido tracciato di Portimao, inizierà a darci conferme importanti per il proprio prosieguo.

Tra le scuderie che cercano risposte da questo appuntamento in terra lusitana c’è, senza dubbio, la Ducati. La Casa di Borgo Panigale si presenta alla quinta tappa del campionato con la necessità di chiarire in maniera migliore i valori in pista tra i propri team. Se, come appare chiaro, il Mooney VR46 Racing, sarà quello che servirà a Luca Marini e Marco Bezzecchi per fare la conoscenza della classe regina, per gli altri tre la situazione è più complicata.

Visto il finale della scorsa annata, con Francesco Bagnaia dominante nelle ultime uscite, ci si aspettava un team Factory di pari livello anche in questo 2022 ma, al momento, il pilota torinese ha conquistato solamente 23 punti, contro i 31 di Jack Miller. 54 punti totali, ben 7 in meno del rappresentante principe del team Ducati Gresini: Enea Bastianini. Il romagnolo, infatti, che ha già piazzato due successi in questo primo scorcio di campionato, vuole proseguire sulle ali dell’entusiasmo, ribadendo a tutti che la sua GP21 sia la moto del momento. Altro capitolo interessante per il team Ducati Pramac. Jorge Martin (28 punti) e Johann Zarco (31) si mangiano le mani per un finale del Gran Premio delle Americhe nel quale hanno lasciato sull’asfalto qualche posizione di troppo, ma dalla loro parte c’è la qualifica. I due piloti del team satellite sanno sempre superarsi nella Q2, inserendosi sempre ai piani alti della classifica.

A questo punto la pressione è tutta sulle spalle del team Factory. In queste prime 4 gare solamente Jack Miller ad Austin è stato in grado di salire sul podio, mentre “Pecco” Bagnaia non è andato oltre due quinti posti. Davvero troppo poco per la squadra che, almeno sulla carta, doveva dominare la scena. Questa partenza al rallentatore potrebbe costare a caro prezzo nel finale del campionato, specialmente vedendo un Marc Marquez pronto, se non prontissimo, a battagliare a sua volta per il titolo.

Credit: MotoGP.com Press

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