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Sochi 2014, freestyle: Marie Martinod, la medaglia grazie a Sarah Burke

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La finale dell’halpipe di ieri, la prima nella storia del freestyle olimpico, è stata l’occasione per rendere omaggio alla canadee Sarah Burke, fuoriclasse di questa specialità scomparsa due anni fa per un incidente subito in allenamento a Park City. Tra tutte le atlete, una di quelle più legate alla Burke era la francese Marie Martinod: le due, in effetti, sono state tra le prime donne a praticare l’halfpipe.

Vincitrice dell’argento ieri, la Martinod ha voluto ricordare il suo rapporto con la Burke: “Penso a Sarah tutti i giorni. Non le avevo ancora detto arrivederci“, ha dichiarato. La francese si era ritirata dall’attività, ma visto l’inserimento dell’halfpipe nel programma olimpico, proprio la Burke aveva provato a convincerla a tornare: “Ho fatto quello che mi aveva detto di fare quando l’ho vista per l’ultima volta tre anni fa. Mi aveva detto: Marie, devi tornare! Le avevo risposto: Sarah, I love you, ma è impossibile, è troppo tempo che ho smesso. Adesso posso davvero dirle arrivederci“.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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