Formula 1
F1, la Ferrari vuole reagire: a Miami con alcune novità prima del corposo aggiornamento di Barcellona
E’ necessario reagire. La Ferrari è uscita con le ossa rotte dal GP di Imola, quarto round del Mondiale 2022 di F1. C’erano grandi aspettative a Maranello per l’appuntamento sul circuito del Santerno. Sulla carta, il layout avrebbe dovuto favorire la Rossa, in grado di andare molto forte in curva e di avere una messa a punto rapida ed efficiente.
Le cose sono andate diversamente. Il weekend, svoltosi in condizioni un po’ anomale (temperature basse e pioggia), ha sorriso a Red Bull che ha trovato una doppietta poco pronosticabile alla vigilia, forte di un eccellente gestione delle gomme e di una monoposto che ha assorbito perfettamente gli aggiornamenti introdotti. La sensazione, infatti, è che la RB18 abbia fatto uno step, cosa che invece la Rossa ha deciso di non fare per non andare a condizionare il “meccanismo perfetto”.
Probabilmente la scuderia di Maranello riteneva di avere un vantaggio importante su un circuito con certe peculiarità e l’andamento della gara in Australia ha rafforzato questa convinzione. Tuttavia, un po’ l’eccellente lavoro a Milton Keynes e un po’ anche il contesto climatico sono stati fattori che hanno reso la F1-75 non prestazionale come la macchina anglo-austriaca. Il colpo è stato pesante perché la squadra dei “bibitari” ha guadagnato 38 punti nel campionato costruttori (a -11 dalla Rossa) e Verstappen ha accorciato nei confronti di Charles Leclerc nel Mondiale piloti (a -27).
Siamo solo all’inizio di un percorso, ma è chiaro che questa tendenza deve far suonare un campanello d’allarme a Maranello per non ripetere gli stessi errori. E’ necessario serrare le fila e rispondere a Red Bull che in vista del prossimo appuntamento di Miami (6-8 maggio) potrebbe godere di un vantaggio considerevole, per la presenza di tratti particolarmente veloci, senza sottovalutare le migliorie della monoposto di Adrian Newey in percorrenza di curva. Quale sarà quindi il piano d’azione della Ferrari?
La Rossa avrà quasi sicuramente un nuovo pacchetto ibrido del motore che già Sainz aveva utilizzato a Imola e i cui benefici si sono avvertiti poco per via di quanto è accaduto all’iberico, e magari qualche altra soluzione per limitare gli effetti del pompaggio aerodinamico. Uno dei punti di forza di Red Bull è che, non risentendo molto di questo fenomeno, può girare con un assetto più basso e sfruttare al meglio la propria efficienza. La Rossa, di base, è una vettura con più resistenza aerodinamica e di conseguenza deve trovare delle soluzioni e a Miami ancora una volta questo rischia di essere un limite. Un nuovo fondo potrebbe aiutare? Staremo a vedere.
Binotto poi ha annunciato l’uso di una nuova ala posteriore nel round in Florida per guadagnare efficienza aerodinamica ad alte percorrenze, con l’obiettivo di contrastare Red Bull anche quando si superano i 260 km/h, riducendo il drag. A Barcellona (Spagna) ci sarà poi un corposo update con il nuovo motore al completo e probabilmente altre soluzioni per abbattere definitivamente il fastidioso pompaggio.
Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI