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eSports
Allarme sale LAN e e-sport: non si potrà più giocare?
Questi primi giorni di maggio sono caratterizzati da un grande fervore nel mondo dei videogiochi in Italia. Il motivo è legato alla recente notizia della chiusura di moltissime sale LAN e eSports sparse in tutto il territorio italiano.
Per capire cosa sta succedendo, bisogna fare un passo indietro. Per sale LAN si intendono quei locali che consentono agli appassionati di giochi online di affittare una postazione con PC e console di gioco e giocare a livello competitivo ai videogiochi che più preferiscono (sport, automobilismo, combattimento). La componente della competizione classifica le sale LAN tra gli e-sports.
Tutto è iniziato quando Sergio Milesi, l’amministratore delegato di Led, un’azienda di Brescia che si occupa di gestire sale giochi (slot e betting) e sale bowling in Italia, ha presentato un esposto all’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM).
Sale LAN e eSports: rischiano davvero la chiusura in Italia?
L’accusa che muove Milesi si riferisce alla presenza, all’interno delle sale LAN, di giochi regolarmente in vendita per essere giocati a casa e parla di “concorrenza sleale” nei confronti delle sale giochi che, invece, propongono altri videogiochi per i quali pagano licenze, omologazioni e altre imposte. Inoltre, queste sale sono sottoposte a controlli costanti e a rischio sequestro se manca anche solo un’autorizzazione.
Il settore delle sale gioco, infatti, deve sottostare al rispetto di severe normative che agiscano come deterrente all’uso di esercizio illegale di gioco d’azzardo servendosi degli apparecchi installati nei locali pubblici.
Quello che chiede l’AD Milani, pertanto, è che l’ADM faccia delle verifiche in merito alla regolarità di queste attività sul territorio, dal momento che ritiene ci siano delle disparità nelle certificazioni e omologazioni tra le sale giochi e le sale LAN. L’azienda Led, infatti, è un concorrente diretto e le sue sale giochi sono sottoposte a dei controlli che non vede applicati ai gestori delle sale LAN. Qui, infatti, i PC e le consolle sono collegati online e possono essere utilizzati anche da minorenni, ma non subiscono alcun tipo di controllo e regolamentazione.
È per questo motivo che l’ADM ha eseguito un provvedimento ufficiale e messo i sigilli alle sale LAN e eSports. Ma non senza preavviso: i gestori, infatti, erano stati avvertiti con una circolare che chiedeva la regolarizzazione dei certificati e del pagamento dell’Imposta sugli intrattenimenti (ISI) e dell’omologazione degli apparecchi entro il 30 aprile.
Attualmente, l’Agenzia delle Dogane ha comunicato di aver sì effettuato dei controlli, ma solo su quattro esercizi, tre dei quali sono stati sottoposti a sequestro amministrativo delle apparecchiature di gioco, ritenute “prive di ogni forma di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato”. L’ADM assicura, pertanto, che non vi sarà nessuno stop all’esercizio del gioco nelle sale LAN e eSports che siano in regola con tutte le normative previste dal settore dei videogiochi.
Esposto di Led: da cosa è scaturito?
Ma, alla base di queste mancanze, vi è una legge ormai desueta risalente al 2003. Questa legge ammetteva la presenza nelle sale giochi di attività come il biliardo, il calcio balilla e gli elettrogrammofoni, senza fare riferimento alle postazioni PC, alle console di gioco e ai simulatori. Ma la legge prevede anche l’omologazione, la certificazione e la non manomissibilità delle apparecchiature da parte dei gestori delle sale giochi (per avere un guadagno extra), nel caso in cui i giocatori possano ottenere una vincita.
Nelle odierne sale LAN, invece, ai giocatori non è data l’opportunità di vincita, ma solo la comodità di poter giocare con apparecchiature molto più performanti di quelle che hanno a casa oppure di una connessione più veloce. A differenza delle sale giochi come quelle di betting, inoltre, vi è il fatto che le sale LAN e eSports mettono a disposizione dei giocatori i computer e il software con accesso alla rete di gioco, ma l’account è quello personale del giocatore.
I videogiocatori sono in subbuglio e contrari a questo provvedimento. Molti di loro, nel frattempo, stanno decidendo di continuare a giocare agli e-sport su portali come topscommessevincenti.it, seppure in forme molto diverse da quelle permesse nelle sale LAN – ma almeno autorizzate.
Intanto, il gruppo Led, artefice della richiesta di chiusura delle sale LAN e eSports, mostra le sue intenzioni sull’introduzione di PC e console nelle proprie sale da gioco. In questo modo, si darebbe la possibilità ai giocatori non solo di vincere denaro con le apparecchiature a moneta (come le sale slot), ma anche di praticare eSport sui videogiochi.
Ciò che emerge è che Milesi, dopo aver richiesto il blocco della concorrenza, adesso vuole aprirsi a quelle stesse attività contro cui combatte. All’ADM spetta il nulla osta.