Tennis, Filippo Volandri: “Sinner ha le qualità del campione, alti e bassi normali per Musetti. Alcaraz è già pronto”

Il mondo del tennis sta per trasferirsi a Roma per gli Internazionali d’Italia 2022. Un appuntamento fondamentale in vista del Roland Garros e c’è ovviamente grandissima attesa per i tennisti azzurri, che vogliono ben figurare al Foro Italico. Un movimento quello italiano che sta ottenendo risultati importanti e tra gli artefici di questa crescita c’è anche Filippo Volandri, capitano della squadra di Davis e direttore tecnico per la federazione.

Volandri è stato intervistato dal Corriere dello Sport e ha parlato proprio di questa prima parte di stagione per il tennis nostrano e soprattutto delle due giovani stelle, Sinner e Musetti: “Per l’Italia è andata molto bene. Siamo venuti fuori da una situazione molto complicata in Coppa Davis e abbiamo fatto la differenza come squadra. Jannik Sinner sta tirando fuori le qualità del campione, Musetti ha risposto alla grande in un confronto di alto profilo, anche sul piano emotivo. Gli alti e bassi di Musetti sono tipici di un percorso di crescita. E’ un bene che alla sua età li abbia, sta maturando parecchio”.

Volandri si è espresso anche sul momento complicato di Lorenzo Sonego: “Posso dire che Sonego si sta adattando ad una situazione di classifica che forse non aveva previsto neppure lui, intorno alla Top-20. Sta cercando di abituarsi e mostra progressi”. 

Su Fabio Fognini: “Sappiamo tutti e sapeva anche lui che i punti di Montecarlo 2019 sarebbero andati in scadenza. Ora deve fare i conti con la voglia di restare ad alto livello e l’età che avanza. Lo vedo ancora motivato”. 

Volandri si è poi soffermato a lungo su Matteo Berrettini e sulla sfortuna avuta dal romano in questa prima parte di stagione: “Berrettini ha avuto questa incredibile sfortuna, ma ad inizio stagione ha confermato di essere un giocatore di quel livello di classifica, da primissimi del mondo. Matteo è come se fosse un Monster Truck, ma è vero che fisicamente ha basi più normali, caviglie e polpacci magri, gambe non il linea con il resto. Matteo è ben seguito ed è un ragazzo intelligente, per cui ogni volta torna più forte di prima. E’ una garanzia”. 

Non è mancato un commento sui tanti giovani che il tennis italiano sta producendo: “Ne sono contento, anche perchè da direttore tecnico il mio compito non è seguire soltanto il gruppo di vertice. Cobolli sta lavorando duro da un anno e mezzo, ha potenzialità, ma ciò che conta è il lavoro quotidiano. Nardi sta ricostruendo il suo staff, sta crescendo come uomo e tennista”. 

Si parla anche di Coppa Davis e soprattutto del capitolo doppio, che è stato spesso il punto debole della squadra azzurra: “Fognini-Bolelli sono una garanzia ed io ricordo che non ho ancora potuto avere la mia miglior coppia al completo. La prima volta era Fognini ko, la seconda Bolelli. Penso di non aver nemmeno potuto contare su Berrettini che può fare molto bene e Sinner sta crescendo ed imparando. Il doppio con questa formula è fondamentale”. 

Infine Volandri si è soffermato su Carlos Alcaraz ed il continuo paragone con Rafael Nadal: “Nadal si è adattato con il tempo al gioco moderno, a quello attuale. Resta unico e ha avuto un percorso diverso. Alcaraz già adesso è molto completo. Lo conosco da quando era giovanissimo, avendo seguito Nardi. Mi sono chiesto come lo avrei visto prima sul cemento e poi sull’indoor veloce, ma abbiamo visto contro Tsitsipas a New York e Berrettini a Parigi. Insomma è pronto”. 

Foto: Lapresse