Formula 1
F1, la scelta della Ferrari di non osare con la Safety Car: Leclerc avrebbe potuto cambiare le gomme per superare Verstappen?
Uno dei temi di discussione del Gran Premio di Miami può essere rappresentato dalla decisione della Ferrari di non richiamare Charles Leclerc ai box nel momento in cui la gara è stata neutralizzata in seguito all’incidente tra Lando Norris e Pierre Gasly. In quel momento mancavano 16 giri al termine e, volendo, si sarebbe potuto tentare un azzardo, effettuando una sosta per montare pneumatici freschi al monegasco. Invece non si è seguita questa strategia, mantenendo in pista il ventiquattrenne del Principato. Un errore da parte del muretto ferrarista? Assolutamente no. Vediamo perché.
In primo luogo bisogna sottolineare come Leclerc non avesse più a disposizione treni di gomme medie nuove. L’unico set ancora intonso era di hard, medesimo compound utilizzato in quel momento. Non si sarebbero potute cambiare le carte in tavola, quindi. Peraltro bisogna considerare che, se Charles fosse entrato in pit-lane, Red Bull avrebbe potuto decidere di lasciare in pista Perez, anziché richiamarlo. Dunque il monegasco avrebbe rischiato di trovarsi in quarta posizione, dovendosi sbarazzare del messicano, fatto tutt’altro che banale considerata l’inferiore velocità di punta della F1-75 rispetto alla RB18. Se anche ci fosse riuscito rapidamente, poi ci sarebbe stato da scavalcare pure Sainz. Certo, si sarebbe potuto impartire un ordine di scuderia, ma comunque del tempo sarebbe stato perso. Pertanto, Verstappen nel mentre si sarebbe involato e ciao vittoria.
In seconda istanza, è evidente che richiamando Leclerc, Red Bull avrebbe potuto fare altrettanto anche con Verstappen al giro seguente. Quindi, cosa sarebbe cambiato? Super Max sarebbe comunque rimasto davanti, magari anche a Perez. Indi per cui l’ordine dei duellanti per il titolo non sarebbe cambiato. Last but not least, quali garanzie di sorpasso avrebbe dato un cambio gomme? Citofonare proprio Perez per informazioni a riguardo. Il trentaduenne di Guadalajara, nonostante mescola media e una vettura più veloce sul dritto, non è stato in grado di avere ragione di Carlos Sainz, equipaggiato invece ancora con le dure. A monoposto invertite, sarebbe stato ancora più dura completare la manovra.
Insomma, la Ferrari non ha sbagliato. Ragionare a posteriori, a mente fredda, comodamente seduti su un divano o addirittura sdraiati in un letto è facile, soprattutto consci del senno di poi. Certe decisioni cruciali vanno invece prese in pochi secondi nel caos di un GP appena neutralizzato, dovendo considerare le contromisure degli avversari. La Scuderia di Maranello in passato avrà anche commesso tanti errori, ma non oggi. Fermare Leclerc aveva poco senso. Polemizzare sulla scelta sarebbe capzioso e gratuito.
Foto: LivePhotoSport