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MotoGP, prende vita il “triello per il Mondiale”. Quartararo a parte, i protagonisti sono però totalmente inattesi!

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Il Gran Premio di Francia ha posto fine al primo terzo della stagione di MotoGP. Sono infatti andate in archivio sette delle ventuno gare in programma. Se prendiamo la classifica iridata, troviamo in testa Fabio Quartararo, seguito a soli 4 punti da uno spagnolo e ad appena 8 lunghezze da un italiano. Torniamo alla vigilia del GP del Qatar, primo atto del Mondiale. Nessuno avrebbe visto nulla di strano in questa situazione, che anzi sarebbe stata considerata probabile e auspicabile. Dando però per scontato che l’iberico fosse Marc Marquez e il centauro tricolore Francesco Bagnaia. Invece, come sappiamo, la parte di MM93 è recitata da Aleix Espargarò e quella di Pecco da Enea Bastianini!

Insomma, è come se ne “Il buono, il brutto e il cattivo”, Clint Eastwood anziché Eli Wallach e Lee Van Cleef si trovasse di fronte Tomas Milian e Maurizio Merli. Per carità, non certo gli ultimi arrivati, ma sicuramente fuori contesto! Eppure, per quanto improbabile e incredibile, è proprio questo il film di cui siamo spettatori.

In generale, l’appuntamento di Le Mans ha separato il grano dal loglio in tema di pretendenti al titolo. È verosimilmente tramontata definitivamente la candidatura dei due alfieri della Suzuki e non solo perché la Casa di Hamamatsu ha deciso di ritirarsi dal Motomondiale a fine 2022. L’Alex Rins visto nei primi cinque round era troppo bello per essere vero. Tutta la carriera del ventiseienne catalano è stata caratterizzata da sanguinosi passaggi a vuoto che, quest’anno, non si erano ancora verificati. Puntuali come la dichiarazione dei redditi, sono invece arrivate due cadute tra Spagna e Francia. Al contempo anche Joan Mir è finito per terra due volte negli ultimi tre GP. Se a Portimao in maniera incolpevole, a Le Mans ha fatto tutto da solo. Un regolarista come lui, gli “zero” non se li può permettere.

Inoltre anche Bagnaia può plausibilmente dire addio a ogni ambizione iridata. Due errori nello stesso giro, uno veniale e uno imperdonabile, hanno completamente cambiato i connotati del suo weekend francese. La piazza d’onore sarebbe comunque stata in cassaforte e gli avrebbe consentito di portarsi a -24 dal leader della classifica generale. Invece, finendo malamente a terra, Pecco è sprofondato a –46 da Quartararo, con almeno altri due avversari ora decisamente lontani. Già, proprio di questi due bisognerebbe parlare, perché sia Espargarò che Bastianini sono le grandi sorprese del 2022.

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El Diablo è esattamente dove ci si aspettava potesse essere e, proprio come da copione, è impegnato in un triello. L’identità degli altri due protagonisti è però completamente diversa da quella attesa! Sorgono dunque spontanei due quesiti. Possono un pilota di quasi 33 anni, che ha impiegato 200 gare nel motomondiale per vincerne una, e un pilota di chiare prospettive che però corre in un team satellite con una moto meno evoluta delle altre essere dei seri candidati al titolo?

A oggi la risposta è sì. Espargarò e Bastianini mettono le loro fiches sul tavolo e vedono quelle di Quartararo. Però la partita è ancora giovane e, alla lunga, il francese dovrebbe avere qualcosa in più. In termini di talento rispetto allo spagnolo e di esperienza nei confronti dell’italiano. Il favorito resta lui, senza se e senza ma. Cionondimeno avversari inattesi o meno, la concorrenza ora come ora non gli manca. Vedremo come, o se, riuscirà a piegarla. Intanto al Mugello dovrà correre in difesa, perché su quel rettilineo infinito, il 4 cilindri in linea della Yamaha rischia di pagare dazio rispetto ai motori di produzione italiana. Nel qual caso, il transalpino potrebbe anche ritrovarsi da inseguito a inseguitore, in attesa di piste più favorevoli.

Foto: MotoGPpress.com

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