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F1, GP Spagna 2022 al fiele per la Ferrari. Però le prestazioni ci sono, è il momento di fare quadrato e ribattere a Red Bull

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Per la Ferrari il Gran Premio di Spagna ha rappresentato un durissimo colpo al morale, poiché nell’arco di pochi istanti il miele si è tramutato in fiele. Dal dolcissimo scenario rappresentato da Max Verstappen bloccato alle spalle di un pugnace George Russell dopo essere finito nella ghiaia, si è passati all’amarissimo ritiro di Charles Leclerc, costretto a rinunciare alla vittoria a causa del primo guasto verificatosi sulla F1-75 durante un GP. L’olandese alfine ha ribaltato il duello con il britannico della Mercedes in suo favore e non si è fatto pregare nel raccogliere l’inatteso cadeau.

È brutto perdere così, ma è inutile fare drammi. I problemi meccanici fanno parte delle corse automobilistiche e se si presentano nel momento sbagliato possono avere conseguenze devastanti. A Sakhir e a Melbourne è stato Super Max a esserne stato colpito, al Montmelò è toccato a chi, invece, sinora non ne aveva ancora avuti. Sfortuna? Destino? Caso? Legge delle probabilità? Ognuno dia la lettura che preferisce. Di certo c’è che ieri un’affermazione apparentemente in ghiaccio come lo champagne si è invece squagliata come un cubetto sotto il rovente Sole catalano. È andata così e bisogna farsene una ragione, inutile piangere sul latte versato.

Anche perché lo scoramento per un successo andato in fumo non deve far dimenticare quanto di buono si è visto nell’autodromo spagnolo. La bontà degli aggiornamenti partoriti dal Reparto Corse non può essere messa in discussione, sabato Leclerc aveva dato una mazzata a Verstappen e alla Red Bull, costretti ad ammettere come la pole position sarebbe stata verosimilmente fuori portata anche senza il problema al DRS. Poi domenica la Ferrari, intesa come auto, si è tirata la zappa sui piedi da sola e la contro-mazzata subita è stata ben più dolorosa di quella del giorno prima. Pazienza, è andata così, ma sul piano delle prestazioni il Cavallino Rampante ha dato la sensazione di aver risposto adeguatamente agli upgrade presentati dalla Red Bull a Imola. Non è un caso che Leclerc stesso si sia espresso in maniera incoraggiante.

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La ferita è però ancora più dolorosa se si pensa che Carlos Sainz è ormai diventato un caso. Inutile essere buonisti o ignorare la realtà dei fatti, gli errori si stanno moltiplicando e questo fatto si ripercuote inevitabilmente nel Mondiale costruttori. Se nella classifica piloti Leclerc è ancora a contatto rispetto a Verstappen (6 punti di differenza), nella graduatoria riservata ai team la Ferrari deve fare i conti con un pesante -26. Non bene. Mettere in croce il madrileno sarebbe controproducente, tanto più che ha appena firmato il rinnovo del contratto sino al 2024. La fiducia di Maranello, dunque, non gli manca. Bisogna fargliela sentire, ribadirgli la stima nei suoi confronti e aiutarlo a stare tranquillo. La F1 del 2022 è anche un gioco di squadra. Un Sainz sereno e produttivo può essere l’ago della bilancia per togliere punti pesanti a Verstappen.

Insomma, sarà anche un lunedì difficile per la Ferrari, ma il GP di Monaco incombe. Bisogna ingoiare in fretta l’amaro boccone catalano e digerirlo il più rapidamente possibile. Così da spostarsi nel Principato con lo stomaco libero e tanta fame di risultati. È il momento di fare quadrato, anche perché Montecarlo dovrebbe essere un contesto favorevole per interrompere la sequenza vincente del Drink Team e riportare in equilibrio la sfida iridata, ancora tutta da vivere.

Foto: LiveMedia/Hasan Bratic/AvensImages

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