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Roland Garros 2022, il tabellone di Jannik Sinner ed i possibili avversari. Occasione per l’altoatesino, ma occhio soprattutto a Rublev
In molti, quando è stato rivelato il tabellone del Roland Garros 2022, hanno gridato all’unisono “semifinale”. Ma per Jannik Sinner la strada verso quel che non ha finora mai raggiunto in un torneo dello Slam è comunque tutta da percorrere, se non altro perché sono tanti quelli interessati a fargli lo sgambetto e per la presenza di Andrey Rublev agli ottavi. Andiamo a vedere tutto con ordine.
L’esordio è con un giocatore particolare: l’americano Bjorn Fratangelo, infatti, sconfisse l’altoatesino nel Challenger di Aptos 2019, sul veloce, in un’estate nella quale a ridere per ultimo fu proprio Sinner, allora in piena rampa di lancio. Jannik passò infatti le qualificazioni agli US Open, cedendo poi a Stan Wawrinka, ma lo svizzero ci mise quattro set e a un certo punto non era più lui ad avere il comando dello scambio. Fratangelo è stato al massimo numero 99 del mondo, oggi è 185, nel 2011 fu campione junior a Parigi, è un buon giocatore sul rosso, è riuscito a passare il tabellone cadetto, ma siamo pur sempre un paio di categorie sotto Sinner.
La seconda sfida eventuale è quella con lo spagnolo Roberto Carballes Baena o il tedesco Oscar Otte. L’iberico, che attualmente naviga al numero 102 del ranking ATP dopo un massimo da 71, non costituirebbe sostanzialmente un pericolo; qualche grattacapo in più lo può creare il nativo di Colonia, andato vicino a entrare tra i 50 di recente e che è nella miglior fase della propria carriera grazie a colpi potenti che anche sul rosso possono valere. Ma Otte un problema lo ha: con quelle armi non ha mai avvicinato il successo con giocatori di alta fascia (e nemmeno con specialisti stile Fabio Fognini, come Belgrado insegna).
Roland Garros 2022, definito l’avversario di Jannik Sinner al 1° turno. I precedenti
Si pone a questo punto il problema del terzo turno. Il georgiano Nikoloz Basilashvili ci ha abituati ad alternare un torneo in cui va (molto) forte, in genere un 250, a lunghi periodi in cui fa, se non da comparsa, quasi. Per tale ragione è numero 30 del mondo nonostante un potenziale maggiore, e qui già rischia al primo turno con l’americano di origini francesi Maxime Cressy, autentico alfiere del servizio e volée che ne ha fatti impazzire parecchi in Australia e non solo. Lo spot è quello di Franco Agamenone, ma l’uomo che da alcuni anni gioca per l’Italia di possibilità ne ha relativamente poche.
Capitolo ottavi, dunque Andrey Rublev. Il russo, in linea teorica, sarebbe l’avversario di Sinner, che però non dovrebbe temere la questione per due ordini di ragioni. La prima: il moscovita, dopo la stagione sul veloce, ha raccolto solo la finale nell’ATP 250 di Belgrado, vincendola su Novak Djokovic, ma senza altri acuti reali. La seconda: il numero 2 d’Italia lo ha già superato due volte e a Montecarlo, dopo un primo set lottato, semplicemente lo ha reso spettatore di uno spettacolo totale. In quello spot il favorito è lui, ma i pericoli li trova, stile l’argentino Federico Delbonis al secondo turno più di tutti.
E poi si arriva ai teorici quarti. Che vorrebbero dire Daniil Medvedev, se non fosse che il russo è odiatore conclamato del rosso, tant’è che è stato quasi un miracolo il raggiungimento dei migliori otto nel 2021. Stavolta le cose non sono semplici per il principale rivale di Novak Djokovic nel ranking ATP: il serbo Laslo Djere al secondo turno, un altro serbo, Miomir Kecmanovic, al terzo, uno tra lo spagnolo Pablo Carreno Busta e il croato Marin Cilic agli ottavi. Sono questi ultimi tre i principali candidati ad affrontare Sinner ai quarti, in via eventuale. La preferenza va accordata di poco a Kecmanovic e Carreno Busta in questo senso.
E poi in semifinale potremmo vedere di tutto. Chiaramente il greco Stefanos Tsitsipas è l’uomo sul quale tutti attualmente puntano, ma di ostacoli ne ha, tra Lorenzo Musetti al primo turno e il canadese Denis Shapovalov agli ottavi (ma anche lui a sua volta ha il danese Holger Rune all’esordio). Senza dimenticare che in alto c’è un certo signor Casper Ruud, e del norvegese, vero specialista del mattone tritato, sembra si stiano dimenticando un po’ tutti gli addetti ai lavori, ma c’è e anche lui mai come questa volta può sognare il penultimo atto. Poi ci sarebbe qualcos’altro, ma per quello significherebbe aver vissuto un venerdì fuori dall’ordinario dal 1976 a questa parte.
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