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Biathlon
Sochi 2014, Biathlon: finalmente Russia, grazie Italia!
Ci sono volute 11 gare, ma alla fine la Russia ha conquistato il primo oro nel biathlon alle Olimpiadi di Sochi 2014, riuscendoci con la staffetta maschile, all’ultimo tentativo utile con una splendida prova di tutti e quattro gli interpreti schierati oggi.
Alexey Volkov, Evgeny Ustyugov, Dmitri Malyshko e Anton Shipulin hanno fatto esultare il numeroso pubblico al Laura Centre, quasi impazzito quando Shipulin è entrato al comando sul rettilineo finale davanti ad un Simon Schempp inerme davanti alla progressione del russo. Nell’arco delle frazioni, dopo un inizio non brillantissimo ma comunque competitivo, la formazione russa è riuscita a guadagnare posizioni su posizioni, arrivando a giocarsi l’oro all’ultimo poligono, che li ha premiati grazie alla freddezza di Shipulin.
Grande sconfitta della giornata odierna è la squadra norvegese, tradita da Emil Hegle Svendsen nel finale e, in maniera minore, da un Bjørndalen non brillantissimo in terza frazione quando i vikinghi sembravano lanciati verso l’oro dopo due ottime frazioni dei fratelli Bø, che avevano faticato molto nelle prime gare delle Olimpiadi salvo poi riscattarsi, inutilmente, nella prova odierna, chiusa poi al quarto posto.
Ha chiuso quinta una bella Italia, capace di fare al meglio la propria gara: gli altri, semplicemente, sono stati più forti. Christian De Lorenzi ha chiuso una solida prima frazione senza perdere molto terreno rispetto ai primi, seguito poi da un Dominik Windisch che ha fatto il diavolo a quattro sugli sci stretti, forse nella sua miglior prestazione di sempre da quando è in Coppa del mondo per quanto messo in mostra. Anche suo fratello Markus ha fatto il suo, forse utilizzando una o due ricariche di troppo ma dimostrandosi comunque competitivo sugli sci stretti nonostante le difficoltà della scorsa stagione. Infine, Lukas Hofer ha dimostrato di essere un ottimo biathleta, andando a guadagnare sulla testa della corsa nella sua quarta frazione nonostante non abbia forzato nell’ultimo giro quando ormai il podio era irraggiungibile.
Per gli azzurri, e in particolar modo per i giovani, queste Olimpiadi potrebbero essere un ottimo punto di partenza, solido, in ottica futura. La programmazione degli ultimi anni sta dando i suoi frutti, e in questa disciplina l’orizzonte, per la nostra nazionale, sembra roseo. L’appuntamento, per andare ad eguagliare o a migliorare il bronzo della staffetta mista, è fissato tra quattro anni.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com