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Calcio, Finalissima 2022: i precedenti tra Italia e Argentina. Solo amichevoli dal 1990 in poi

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Mercoledì 1 giugno lo Stadio di Wembley sarà teatro della “Finalissima 2022”, ovverosia una partita secca che metterà di fronte la vincitrice dell’ultimo Europeo (l’Italia) e la trionfatrice dell’ultima Copa America (l’Argentina). Si tratterà a suo modo di un piccolo evento storico, perché rappresenterà il primo scontro ufficiale tra le due nazionali nel XXI secolo. Sono infatti quasi 32 anni che le squadre non si sfidano al di fuori del contesto “amichevole”.

Italia e Argentina si affrontano per la prima volta il 5 dicembre 1954 allo Stadio Olimpico di Roma. È, appunto, un’amichevole, vinta dagli azzurri per 2-0. Bisogna invece aspettare il 19 giugno 1974 per trovare una partita ufficiale. Quel giorno, a Stoccarda, va in scena la seconda giornata della fase a gironi dei Mondiali. L’incontro finisce in parità, 1-1, alla rete di René Houseman, la Nazionale replica solo grazie a una fortunosa autorete. Un pareggio che successivamente si rivelerà determinante per l’eliminazione dell’Italia (sconfitta nell’ultimo incontro contro la Polonia, mentre i sudamericani travolgono Haiti, qualificandosi per differenza reti).

Da quel momento, però, l’Argentina diventa un’avversaria fissa nei quattro Mondiali successivi! Il 10 giugno 1978 si gioca a Buenos Aires, nello stadio del River Plate. L’incontro è ininfluente, poiché è l’ultima partita del primo turno ed entrambe le squadre sono già qualificate alla seconda fase. Vincono però gli Azzurri 1-0 con un gol di Roberto Bettega. L’eventuale rivincita, che si sarebbe potuta verificare in finale, “sfuma” perché la Nazionale viene successivamente battuta dall’Olanda. L’Argentina, invece, vincerà quella Coppa del Mondo giocata in casa.

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Il 29 giugno 1982 è invece il giorno del “Miracolo di Barcellona”. Allo Stadio de Sarrià, oggi demolito, l’Italia parte apparentemente come vittima sacrificale, poiché ha superato il turno iniziale con tre pareggi. L’Albiceleste campione in carica è già forte di un giovanissimo Diego Armando Maradona. Invece, contro ogni pronostico, gli azzurri si impongono per 2-1 con le reti di Marco Tardelli e Antonio Cabrini. È l’inizio della cavalcata trionfale che vedrà la Nazionale guidata da Enzo Bearzot battere successivamente Brasile, Polonia e Germania Ovest, conquistando quel Mondiale.

Il 5 giugno 1986 a Puebla, in Messico, nella seconda giornata della fase a gironi finisce 1-1. Partita scialba, a un rigore di Alessandro Altobelli risponde Maradona. Entrambi i team si qualificano per gli ottavi di finale, dove però si concluderà l’avventura italiana (0-2 dalla Francia), mentre i sudamericani andranno a vincere il titolo.

Infine il 3 luglio 1990 è uno dei giorni più dolorosi nella storia della Nazionale. Al San Paolo di Napoli, Italia e Argentina si affrontano in semifinale. Gli azzurri vengono da cinque vittorie, l’Albiceleste invece prosegue per inerzia, trascinata dalla classe e dalla furbizia di Maradona, dalle prodezze del portiere Sergio Goycochea (diventato eroe per caso dopo aver cominciato il torneo come riserva) e da una fortuna sfacciata (come nell’ottavo di finale contro il Brasile). È una brutta partita, al gol in sospetto fuorigioco di Totò Schillaci replica Claudio Caniggia, la cui rete è propiziata da una papera di Walter Zenga. Finisce 1-1 anche dopo i supplementari, ma ai rigori la spuntano gli argentini, che pongono fine al sogno italiano di vincere il Mondiale di casa. I sudamericani, in finale, saranno piegati dalla Germania Ovest.

Da allora, però, mai più una partita ufficiale. Solo amichevoli, peraltro tutte vinte dai sudamericani (febbraio 2001, agosto 2013, marzo 2018). Questo significa che a livello ufficiale ci sono 5 precedenti, con 2 vittorie dell’Italia e 3 pareggi, ma al tempo stesso gli azzurri non battono l’Albiceleste dall’ormai lontano 1987, quando, sempre in amichevole, a Zurigo si imposero per 3-1.

Foto: La Presse

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