Short Track
Sochi 2014, short track: Arianna Fontana, la regina azzurra dei Giochi
Non ci sono dubbi nel definire Arianna Fontana la regina azzurra dell’Olimpiade di Sochi. La campionessa valtellinese torna a casa con tre medaglie al collo e con l’onore di essere la portabandiera dell’Italia nella cerimonia di chiusura.
Sono state due settimane magiche per Arianna, cominciate con la medaglia d’argento nei 500m, proseguite con il bronzo nei 1500m e terminate con un altro bronzo nella staffetta. Davvero inarrestabile sul ghiaccio, la 23enne di Sondrio ha sfiorato il gradino più alto del podio soprattutto nella distanza più breve e solamente una sciagurata entrata in curva della britannica Christie, ha tolto alla Fontana la possibilità di contendersi il metallo più prezioso.
I 1500m non dovevano essere la sua gara ed invece fin dal primo turno la valtellinese ha brillato, mostrando una condizione fisica impeccabile e non sbagliando nulla dal punto di vista strategico. In finale si è dovuta inchinare alla cinese Zhou e alla coreana Shim, ma solo negli ultimi metri in volata.
La medaglia con la staffetta era forse la più prevedibile ad inizio Olimpiade, visti i risultati in stagione, ma anche qui una sua caduta in finale sembra aver pregiudicato il tutto. Per fortuna è arrivata la squalifica per la Cina e il quartetto azzurro ha potuto festeggiare un bronzo meritatissimo.
Non è arrivato il poker (caduta nei quarti nei 1000m),ma una meravigliosa tripletta che la consegna alla leggenda dello sport italiano. In totale le medaglie olimpiche sono cinque e bisogna ricordare come Arianna abbia solo 23enni e quindi la possibilità di aumentare questo bottino anche nelle prossime Olimpiadi di Pyongyang nel 2018.
La domanda, però, che continuano a fare alla Fontana in questi giorni e se ci sarà ancora fra quattro anni e se davvero vuole smettere dopo questi Giochi. A rispondere a tutto questo ci ha pensato la stessa Arianna: “Prima di questa Olimpiade pensavo sinceramente che dopo Sochi avrei smesso. Ora non lo so, è presto per pensarci ma quello di cui sono sicura è che voglio lasciare quando ancora vinco. Ho visto troppi campioni soffrire, perché non riuscivano più a tenere il ritmo dei primi e io non voglio finire così”.
A noi non resta che sperare, forse egoisticamente, che Arianna prenda la decisione di continuare con lo short track e di aspettare a mettere su famiglia con il futuro sposo Anthony Lobello (nozze a maggio). Per ora possiamo solo dire “GRAZIE” a questa fantastica campionessa, che ha saputo regalarci emozioni indescrivibili e ha portato l’Italia a vertici dello short track, sport che senza di lei potrebbe veder spegnersi questa luce di gloria.
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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com
foto tratta da qnm.com
Gabriele Dente
23 Febbraio 2014 at 21:42
Nonostante qualche giovane promettente, senza di lei, senza Armin e senza Carolina, non oso pensare a cosa potrebbe essere Pyongyang 2018, considerando la ormai cronica difficoltà che abbiamo nel ricambio generazionale…