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Tennis, Rafael Nadal e le iniezioni di radiofrequenza: un nuovo trattamento per allontanare il ritiro

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Nella giornata di ieri l’immenso Rafael Nadal ha messo in bacheca il quattordicesimo titolo del Roland Garros, che coincide con il ventiduesimo slam della carriera. Implacabile il maiorchino agli Open di Francia, nulla ha potuto in finale la giovane leva norvegese Casper Ruud (6-3 6-3 6-0).

Tanti temevano che dopo l’ennesimo sigillo sulla terra rossa parigina il fuoriclasse iberico annunciasse il ritiro al termine della stagione, complice una conferenza stampa “sospetta” organizzata dallo stesso Nadal prima del match. Nulla di tutto ciò, il mancino di Manacor è pronto a scendere ancora in campo per tagliare altri traguardi e siglare nuovi record.

La condizione fisica del campione spesso e volentieri ha scricchiolato in questi ultimi anni, ma pare che Nadal abbia trovato un metodo all’avanguardia per trattare il fastidioso problema al piede che lo affligge da tempo. Nell’intervista rilasciata a Marca lo spagnolo ha confidato in quali condizioni versa il suo stato di forma, soffermandosi poi sulle iniezioni di radiofrequenza che lo aiutano a combattere il dolore.

Rafael Nadal fa 14, il Roland Garros è ancora suo. Casper Ruud demolito in finale

“Le iniezioni nervose sono andate bene, ora faremo un altro intervento sui due nervi. E’ qualcosa che ha funzionato bene per me e che mi ha tolto il dolore in passato. Si tratta di iniezioni con radiofrequenza pulsata che potrebbero aiutarmi a ridurre la sensazione che ho al piede. Il mio piede è totalmente insensibile, ma questo metodo disinibisce il nervo e rimuove il dolore. Con questo trattamento riusciamo a lasciare il nervo semiaddormentato e ho una sensazione migliore in campo, anche se lascia il mio piede senza tanta sensibilità”.

Tutto pur di evitare un intervento chirurgico, che sancirebbe la fine della carriera del 36enne visti i tempi di recupero biblici. Rafa guarda al futuro con filosofia: “La vita è più importante di un altro titolo . La mia carriera è stata la mia priorità per tutta la vita, ma non è al di sopra della mia felicità. Se sono ancora felice, continuerò, altrimenti farò qualcos’altro”.

Foto: Lapresse

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