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MotoGP, i precedenti di Bagnaia, Bastianini e Ducati nel GP di Germania. Sachsenring indigesto a Pecco e alle Desmosedici

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Archiviato un weekend di pausa, il Motomondiale si appresta a vivere un back-to-back nordeuropeo che successivamente confluirà nella pausa estiva. Il titolo iridato della MotoGP appare indirizzato verso il velocissimo e solidissimo Fabio Quartararo. Altri piloti sono infatti altrettanto rapidi, ma anche decisamente più incostanti. Il pensiero corre subito a Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini che, essendo in forte ritardo in classifica generale, da qui a fine stagione dovranno verosimilmente accontentarsi di vincere come Pirro. Non inteso quale il collaudatore della Ducati, bensì come il famigerato Re dell’Epiro. Bagnaia, Bastianini, Ducati… Quali sono i precedenti di questo terzetto al Sachsenring? Andiamo a scoprirlo.

FRANCESCO BAGNAIA

MOTO3 – Per il piemontese tre gare senza alcuna soddisfazione nella categoria inferiore. Nel 2013 conclude nelle estreme retrovie, nel 2014 è assente causa frattura al braccio rimediata ad Assen, nel 2015 si ritira e nel 2016 chiude decimo, lontano dalla lotta per le posizioni di vertice.

MOTO2 – Va un po’ meglio nella classe cadetta, soprattutto nel 2017, quando Pecco sale sul podio. Chiude terzo in volata, superato da Franco Morbidelli e Miguel Oliveira, ma davanti a Simone Corsi e Mattia Pasini. Proprio quest’ultimo rovina involontariamente la prova di Bagnaia nel 2018. Il romagnolo è in testa, ma cade. Il piemontese lo segue da vicino e per evitarlo deve passare nella ghiaia, sprofondando così in classifica. Rimonta poi sino al 12° posto.

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MOTOGP – Ancora nessuna soddisfazione. Nel 2019 Pecco disputa una prova anonima, chiudendo fuori dalla zona punti. Nel 2021 si accontenta del quinto posto, senza mai essere un fattore per il successo.

ENEA BASTIANINI

MOTO3 – A differenza di Bagnaia, che non ha mai amato il Sachsenring, Bastianini ha saputo incidere, quantomeno nella classe inferiore. Dopo il quindicesimo posto del 2014, arrivano infatti due podi consecutivi. Sia nel 2015 che nel 2016 il riminese chiude in terza posizione. Nel primo caso la conquista vincendo una volata di gruppo per il gradino più basso del podio, nel secondo invece si deve accontentare dopo essere partito dalla pole position. Si gareggia infatti sotto a un diluvio che esalta il malese Khairul Pawi, dominatore assoluto di quel GP. Nel 2017 La Bestia non va oltre la sesta piazza, mentre c’è tanta sfortuna nel 2018, quando la sua gara si chiude per un ritiro dopo essere stata condizionata da problemi a un pneumatico.

MOTO2 – L’unica esperienza cadetta si chiude con un quattordicesimo posto, seppur in rimonta dopo essere scattato dalle retrovie.

MOTOGP – Bastianini chiude sedicesimo, perdendo la volata per l’ultimo punto dall’allora compagno di squadra Luca Marini.

DUCATI

La Casa di Borgo Panigale non ha mai avuto grande feeling con il Sachsenring. Anzi, diciamo proprio che la pista tedesca è indigesta. L’unico successo è datato 2008 e arriva in maniera fortunosa. Senza la caduta di Dani Pedrosa, che sta dominando, Casey Stoner si dovrebbe accontentare della piazza d’onore.

Complessivamente, anche i podi sono merce rara. Troy Bayliss si piazza terzo nel 2003, Loris Capirossi è secondo nel 2006 e il già citato Stoner chiude terzo nel 2010. In tutti e tre i casi, il copione è però sempre lo stesso. Ducati rimane ben lontana dalla lotta per la vittoria.

Addirittura dal 2011 al 2021 viene raccolta una sola top-three! Nel 2016, anno in cui Andrea Dovizioso si piazza terzo. Fintanto che si corre sul bagnato, il forlivese accarezza il sogno di vincere, ma quando la pista si asciuga non ha modo di contenere le Honda di Marquez e Crutchlow.

Foto: Motogppress.com

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