Formula 1
F1, problemi di surriscaldamento sul motore della Ferrari? In Canada si temono altre rotture
E’ una situazione molto difficile. Il doppio ko delle Ferrari a Baku (Azerbaijan) ha fatto piombare il Cavallino Rampante nel baratro, parlando di conquista del titolo mondiale in F1. Se è vero che di gara ne mancano ancora 14, è altrettanto vero che il problema affidabilità sussista al punto che anche i clienti della scuderia di Maranello ne abbiano subìto le conseguenze. Basti pensare ai ritiri del danese Kevin Magnussen (Haas) e del cinese Zhou Guanyu (Alfa Romeo).
Il motore, in questo caso specifico, è il principale imputato. La power unit n.2 infatti ancora una volta ha ceduto sulla monoposto di Charles Leclerc, come era già accaduto a Barcellona, mentre in merito allo stop di Carlos Sainz si sono presentate criticità al brake-by-wire e alla parte idraulica della macchina.
Ci si chiede cosa abbia causato questi problemi così ricorrenti. Stando ad alcune indiscrezioni, si sostiene che una problematica potrebbe essere quella del surriscaldamento, palesatasi a Miami, in Spagna e a Baku. In Bahrain, e a Jeddah, le gare disputate in sessione notturna avevano aiutato, mentre a Melbourne si è palesato un po’ il caso singolare, ancora da inquadrare.
F1, Charles Leclerc verso la penalità in Canada? L’affidabilità fa soffrire la Ferrari
In vista dell’appuntamento in Canada, Leclerc molto probabilmente non potrà usare la power unit 2 e vedremo se si deciderà di adoperare la terza unità con la specifica 1 oppure quella con ICE rinforzato, che però finora non ha dato i risultati sperati per la consistenza. Dal momento che il monegasco a Baku stava usando il turbo n.3, questo potrebbe portare a una penalità qualora ne fosse impiegato uno nuovo.
Allo stato attuale delle cose, con i propulsori congelati nella parte termica, la Ferrari può sfruttare un vantaggio di circa 7/8 cavalli sulla concorrenza, per quanto riporta la stampa tedesca del settore, ma è chiaro che questa potenza ulteriore venga vanificata dal palesarsi di rotture. A questo punto vedremo quali saranno le scelte della scuderia di Maranello.
Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI