Boxe
Boxe, Fabio Turchi ammette: “Se papà non avesse gettato la spugna, avrei potuto compromettere la carriera. Ora voglio l’Europeo”
Fabio Turchi è stato sconfitto da Richard Riakporhe sul ring di Wembley lo scorso sabato. Il pugile italiano si è dovuto arrendere al cospetto del roccioso britannico nel match che fungeva da preliminare del Mondiale IBF dei pesi cruiser, il vincitore si è guadagnato il diritto di combattere per il titolo iridato nei prossimi mesi. Il toscano non è riuscito a firmare l’impresa a Londra, fiaccato da un micidiale colpo al fegato che lo ha steso nel corso del secondo round. Il ribattezzato Stone Crusher si è rialzato, ma suo papà nelle vesti di allenatore ha gettato la spugna interrompendo la contesa.
Fabio Turchi è tornato a parlare, argomentando quanto è accaduto tramite un video pubblicato sui suoi profili social: “Sto bene, il fisico sta bene e mi sono sentito di riprendere subito con gli allenamenti. C’è amarezza e dispiacere perché mi ero preparato molto bene, credo di avere sostenuto la migliore preparazione della carriera e credo che questo si sia visto nelle poche battute del match che ci sono state. Avevamo pianificato di dare un impatto di sostanza al match, per fargli capire che io c’ero e che non ero andato per fare la comparsa e penso che l’inizio era stato buono, infatti avevo vinto la prima ripresa con un bel gancio destro. Poi il livello era altissimo, più alto di tutti i match che avevo affrontato, Riakporhe mi ha infilato con un colpo da manuale, sicuramente preparato. Il colpo al fegato era stato sempre in mio favore, questa volta a sfavore”.
Il pugile italiano ha proseguito: “Non cambierei la tattica se tornassi indietro, perché lasciargli il centro del ring sarebbe stato controproducente. Il match poteva proseguire? Un pugile continuerebbe fino alla morte, ma io ringrazio mio babbo perché ha avuto un lampo di lucidità, mi ha salvato: mancava un minuto al termine del round, potevo prendere colpi pesanti che avrebbero potuto pregiudicare il mio futuro. Riguardo al futuro stiamo programmando un rientro veloce, spero di ricombattere entro la fine dell’estate e di rientrare in gioco per il titolo europeo, visto che ricopro la seconda-terza posizione del ranking. Niente è perduto, agli invidiosi faccio un bel marameo perché Fabio Turchi c’è, non smette di sognare e finché avrà forza non smetterà di rialzarsi“.
Foto: FPI