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Scacchi, Torneo dei Candidati 2022: domani il via. Gli otto protagonisti da Firouzja a Caruana, il dilemma Magnus Carlsen

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Domani prenderà il via a Madrid, nel magnifico Palacio de Santoña, il Torneo dei Candidati più chiacchierato degli ultimi anni. Non soltanto perché si preannunciano scintille tra otto giocatori di talento, possibilità, capacità, in uno scontro tra i big che vogliono tenersi il posto e i giovani che vogliono diventare grandi. C’è, infatti, anche la questione: Magnus Carlsen giocherà il match mondiale? Per il momento il norvegese non ha dato seguito ai propositi di rinuncia.

Va ricordato che, qualora egli decidesse di dare forfait, i primi due Candidati sarebbero i protagonisti del match che designerebbe con certezza un nuovo Campione del Mondo. Nell’anno in cui è profondamente cambiato anche il sistema di spareggi per determinare i primi classificati, andiamo a scoprire qualcosa in più sugli otto protagonisti.

Scacchi: ufficiali le regole per il Torneo dei Candidati 2022, che qualifica per il Mondiale 2023

DING LIREN
Nato a Wenzhou, Zhejiang, Cina, il 24 ottobre 1992. Attualmente numero 2 del mondo, nella lista FIDE di giugno è l’unico giocatore, oltre a Carlsen, con un rating ELO superiore a 2800 (2806: il suo massimo è di 2816, raggiunto nel novembre 2018). Da agosto 2017 a novembre 2018 ha messo a segno una serie di 29 vittorie e 71 patte per un totale di 100 partite senza sconfitte, record poi superato ancora da Carlsen. Nel luglio 2016 è stato leader della classifica FIDE blitz (a cadenza veloce). Tre volte campione di Cina, ha vinto nel 2019 il Grand Chess Tour e la Sinquefield Cup.

Questa è la sua terza partecipazione al Torneo dei Candidati dopo Berlino 2018 e Ekaterinburg 2020-2021. Si è qualificato per rating dal giugno 2021 al maggio 2022, ma in maniera molto particolare. Doveva esserci Sergej Karjakin, ma il russo, a causa di dichiarazioni volte al pubblico sostegno della Russia nella guerra mossa all’Ucraina, è stato squalificato per sei mesi da tutti gli eventi FIDE. In quel momento, a inizio marzo, Ding Liren si sarebbe potuto qualificare per i Candidati se avesse giocato 26 partite a cadenza classica in due mesi. La Federazione cinese ha organizzato tre eventi distinti per consentirgli di raggiungere la quota minima di 30 partite necessarie. L’ingresso nei Candidati è diventato effettivo una volta che Karjakin ha perso l’appello. Grande calcolatore, molto solido, è ritenuto il principale favorito del torneo: vincendolo, diventerebbe il primo cinese a giocarsi la corona iridata.

ALIREZA FIROUZJA
Nato a Babol, Mazandaran, Iran, il 18 giugno 2003. Attualmente numero 3 del mondo, nel dicembre 2021 è diventato il 14° essere umano della storia a superare il rating ELO di 2800, arrivando a 2804. Oggi è a quota 2793. A fine 2019 ha deciso di non giocare più per l’Iran perché la sua Federazione aveva ritirato dai Mondiali rapid e blitz tutti i propri scacchisti pur di non causare, come successo pochi mesi prima, un confronto con colleghi israeliani. A metà 2021 è diventato cittadino della Francia: viveva già da tempo a Parigi, e per questo oggi gioca sotto bandiera francese.

Già più giovane della storia a raggiungere e superare quota 2800, ha vinto l’anno scorso il FIDE Grand Swiss, fatto che gli ha consentito di qualificarsi per i Candidati. Carlsen, nelle sue dichiarazioni di minaccia di non giocare il match mondiale, lo ha espressamente citato come potenziale unico stimolo (o, quantomeno, tra i pochi) a continuare a difendere quel titolo che detiene dal 2013. Ha già raccolto l’argento mondiale rapid nel 2019 e il bronzo blitz nel 2021. Ha guidato la Francia all’argento europeo a squadre sempre lo scorso anno. Tra i pochissimi ad aver partecipato al Torneo dei Candidati in età più giovane ci sono due figure enormi: Magnus Carlsen e Bobby Fischer.

FABIANO CARUANA
Nato a Miami, Florida, USA, il 30 giugno 1992. Attualmente numero 4 del mondo con un rating ELO di 2783, nell’ottobre 2014, dopo la sua straordinaria vittoria alla Sinquefield Cup, arrivò fino a 2844: soltanto Carlsen e Garry Kasparov, nella storia, sono arrivati più in alto (2882 e 2851). Dal 2005 al 2015 ha giocato per l’Italia, sfruttando la propria doppia nazionalità, e come italiano è diventato Grande Maestro nel 2007, vincendo quattro titoli nazionali. Nel 2018 è diventato il primo americano da Bobby Fischer, nel 1972, a giocare il match per il titolo mondiale. Dopo 12 patte nelle partite a cadenza classica, ha ceduto le tre di spareggio rapid.

Negli ultimi tempi non si è visto spesso il miglior Caruana, che è alla sua quarta partecipazione al Torneo dei Candidati. “The Machine”, un tempo attaccante a tutto spiano, è diventato col tempo un giocatore di tipo universale, in grado di adattarsi a molte situazioni e di calcolare con grande precisione gli avvenimenti sulla scacchiera. Lo scorso anno ha interrotto il lungo rapporto professionale con l’uzbeko Rustam Kasimdzhanov, ex Campione del Mondo quando il titolo FIDE aveva caratteristiche quantomeno particolari. Dopo Ding Liren e Firouzja è il terzo favorito del torneo. Anche se nessuno sembra dargli realmente credito, è sempre lì, pronto. Si è qualificato arrivando secondo al FIDE Grand Swiss dietro proprio a Firouzja.

IAN NEPOMNIACHTCHI
Nato a Bryansk, Unione Sovietica (poi Russia), il 14 luglio 1990. Attualmente numero 7 del mondo, possiede un ELO di 2766 ed al massimo è arrivato a 2792 nel maggio 2021. Nello scorso finale di anno è stato lo sfidante di Carlsen per il titolo mondiale. Nelle prime cinque partite è riuscito a creare più problemi al norvegese di quanti quest’ultimo non ne abbia creati al russo. La sesta partita, infinita, durata quasi otto ore di fila, è stata il punto di svolta: di lì sono emerse tutte le problematiche psicologiche di “Nepo”, che è semplicemente crollato perdendo tre dei successivi cinque confronti.

Noto per il suo stile fantasioso e votato all’attacco, non è mai banale in quello che fa, un autentico personaggio istrionico. Assieme a 43 altri Grandi Maestri russi, ha firmato una lettera diretta alla propria stessa Federazione e a Vladimir Putin in cui i termini sulla guerra sono stati particolarmente duri. Noto anche per essere un gamer di livello (in particolare a Defense of the Ancients, DotA), fino al match mondiale era uno tra i pochissimi a poter vantare un record positivo contro Carlsen. Partecipa al Torneo dei Candidati in quanto ne ha il diritto da sfidante uscente del Campione del Mondo. Una sola parola lo descrive: imprevedibile.

RICHARD RAPPORT
Nato a Szombathely, Ungheria, il 25 marzo 1996. Attualmente numero 8 del mondo, è arrivato al massimo ad avere un ELO di 2776 nello scorso aprile; attualmente è a quota 2764. Molto recentemente è stato protagonista di una vicenda assai particolare: un milionario di origine serba, tramite la sua Superbet, gli ha fatto la più classica delle offerte impossibili da rifiutare, che comprende un futuro passaggio sotto la bandiera della Romania insieme alla moglie Jovana. Anche il padre Tamas ha rimarcato come, in Ungheria, di supporto ne abbia ricevuto relativamente poco. La federazione ungherese, a inizio giugno, ha protestato vivamente circa la situazione. Restano da capire le evoluzioni.

Erede di una tradizione lunghissima, nella quale prende il testimone da Peter Leko e Judit Polgar, Rapport è conosciuto per essere quantomeno particolare nella scelta delle aperture, tendendo a sfoderarne anche alcune che ad alto livello, normalmente, si vedono poco. Capace di battere chiunque (compreso Carlsen al primo confronto in carriera), Rapport si è qualificato per i Candidati tramite il Grand Prix, dove ha vinto la seconda tappa a Belgrado e ha raggiunto la semifinale nella prima.

HIKARU NAKAMURA
Nato a Hirakata, prefettura di Osaka, Giappone, il 9 dicembre 1987. Attualmente numero 11 del mondo con un rating ELO di 2760, nel 2015 (anno in cui è stato numero 2 del mondo) è giunto fino a quota 2816. Nato da madre americana, con lei e il padre (che hanno poi divorziato) si è trasferito negli Stati Uniti all’età di due anni, ed è per questo che oggi rappresenta gli States. Vincitore per cinque volte del campionato americano, è diventato famosissimo anche come streamer su Twitch, oltre che con il suo canale YouTube. Tra le due piattaforme, ha raccolto quasi tre milioni di follower (e, in alcuni casi, anche delle polemiche relative ad alcuni atteggiamenti tenuti durante le dirette).

Soprannominato “The H Bomb” per il suo stile di gioco, che a questo punto non ha bisogno di essere ulteriormente specificato, Nakamura è estremamente noto anche per la sua forza nel gioco a cadenza blitz, in cui è stato anche numero 1 del mondo. Durante la pandemia si è fermato per oltre due anni a cadenza classica, tant’è vero che, per regolamento, la FIDE lo aveva tolto dal ranking (ci è poi rientrato a cavallo tra 2021 e 2022). Entrato con una wild card al Grand Prix, ne è uscito da qualificato grazie alla vittoria nella prima tappa di Berlino e alla finale nella terza tappa, sempre nella capitale tedesca.

TEIMOUR RADJABOV
Nato a Baku, Unione Sovietica (poi Azerbaigian), il 12 marzo 1987. Attualmente numero 13 del mondo, possiede un rating ELO di 2753 (il suo massimo, del 2012, è 2793). Nel 2001, diventando Grande Maestro a 14 anni, è stato per un breve periodo il più giovane a raggiungere tale obiettivo. Nel suo palmares c’è il Tata Steel di Wijk aan Zee del 2007, oltre alla World Cup del 2019, a dimostrazione della sua estrema costanza ai più alti livelli. C’è un’apertura che ha riportato in vita praticamente da solo, ed è l’Indiana di Re (alias Est-Indiana), caratterizzata dall’impianto iniziale di mosse 1. d4 Cf6 2. c4 g6.

La storia che lo ha portato al Torneo dei Candidati 2022 è la più particolare di tutte. Si era infatti qualificato per l’edizione del 2020, ma nel mese di febbraio le preoccupazioni per il Covid-19 stavano aumentando esponenzialmente. Radjabov, che aveva intuito il diffondersi di quella che sarebbe diventata una pandemia, rinunciò a giocare e fu sostituito dal francese Maxime Vachier-Lagrave, che poi fece molto bene soprattutto nella prima parte. Il torneo fu poi effettivamente interrotto a metà. Tra le molte proposte che furono avanzate, quella della wild card per quest’anno è risultata essere la più sensata e, alla fine, quella applicata.

JAN-KRZYSZTOF DUDA
Nato a Wieliczka, Polonia, il 26 aprile 1998. Attualmente numero 16 del mondo, è dotato di un rating ELO 2750, poco distante dal suo massimo di 2760. La sua partecipazione è molto attesa nel Paese: può diventare il primo polacco che gioca come tale a disputare il match iridato. Si tratta di uno dei due giocatori, assieme a Firouzja, che può dirsi ancora all’interno di un percorso di crescita, nel quale però sta mettendo insieme anche diverse vittorie contro i grandi big del momento.

In particolare, i migliori scacchi della sua vita li ha giocati proprio nel torneo che gli è servito per qualificarsi a Madrid: la World Cup. Dopo una serie di molto convincenti successi nei turni preliminari, in semifinale è riuscito anche a costringere alla sconfitta nientemeno che Carlsen, andando poi a vincere la finale contro quel Sergej Karjakin che, in teoria, doveva essere l’altro ammesso ai Candidati tramite l’evento di Sochi. Forse è ancora mezzo passo indietro rispetto ai grandi favoriti, ma è anche l’unico che può giocare, se vogliamo, a mente libera.

GLI HEAD TO HEAD

I precedenti si intendono a cadenza classica

DING LIREN
Alireza Firouzja – 2 patte
Fabiano Caruana – 3 vittorie, 6 patte, 2 sconfitte
Ian Nepomniachtchi – 2 vittorie, 8 patte, 2 sconfitte
Richard Rapport – 2 vittorie, 7 patte, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – 6 patte, 1 sconfitta
Teimour Radjabov – 2 vittorie, 7 patte, 1 sconfitta
Jan-Krzysztof Duda – 1 vittoria, 2 patte

ALIREZA FIROUZJA
Ding Liren – 2 patte
Fabiano Caruana – 4 patte, 2 sconfitte
Ian Nepomniachtchi – 1 vittoria, 1 patta, 1 sconfitta
Richard Rapport – 1 vittoria, 1 patta, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – Nessun precedente
Teimour Radjabov – Nessun precedente
Jan-Krzysztof Duda – 4 vittorie, 1 patta

FABIANO CARUANA
Ding Liren – 2 vittorie, 6 patte, 3 sconfitte
Alireza Firouzja – 2 vittorie, 4 patte
Ian Nepomniachtchi – 9 patte, 1 sconfitta
Richard Rapport – 3 vittorie, 3 patte, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – 7 vittorie, 33 patte, 6 sconfitte
Teimour Radjabov – 4 vittorie, 9 patte
Jan-Krzysztof Duda – 2 vittorie, 3 patte

IAN NEPOMNIACHTCHI
Ding Liren – 2 vittorie, 8 patte, 2 sconfitte
Alireza Firouzja – 1 vittoria, 1 patta, 1 sconfitta
Fabiano Caruana – 1 vittoria, 9 patte
Richard Rapport – 8 patte, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – 2 vittorie, 5 patte, 3 sconfitte
Teimour Radjabov – 3 patte, 1 sconfitta
Jan-Krzysztof Duda – 2 vittorie, 4 patte, 1 sconfitta

RICHARD RAPPORT
Ding Liren – 1 vittoria, 7 patte, 2 sconfitte
Alireza Firouzja – 1 vittoria, 1 patta, 1 sconfitta
Fabiano Caruana – 1 vittoria, 9 patte
Ian Nepomniachtchi – 8 patte, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – 2 vittorie, 5 patte, 3 sconfitte
Teimour Radjabov – 3 patte, 1 sconfitta
Jan-Krzysztof Duda – 2 vittorie, 4 patte, 1 sconfitta

HIKARU NAKAMURA
Ding Liren – 1 vittoria, 6 patte
Alireza Firouzja – Nessun precedente
Fabiano Caruana – 6 vittorie, 33 patte, 7 sconfitte
Ian Nepomniachtchi – 3 vittorie, 5 patte, 2 sconfitte
Richard Rapport – 3 vittorie, 2 patte
Teimour Radjabov – 2 vittorie, 12 patte
Jan-Krzysztof Duda – 1 vittoria

TEIMOUR RADJABOV
Ding Liren – 1 vittoria, 7 patte, 2 sconfitte
Alireza Firouzja – Nessun precedente
Fabiano Caruana – 9 patte, 4 sconfitte
Ian Nepomniachtchi – 1 vittoria, 3 patte
Richard Rapport – 1 vittoria, 4 patte, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – 12 patte, 2 sconfitte
Jan-Krzysztof Duda – 1 patta

JAN-KRZYSZTOF DUDA
Ding Liren – 2 patte, 1 sconfitta
Alireza Firouzja – 1 patta, 4 sconfitte
Fabiano Caruana – 3 patte, 2 sconfitte
Ian Nepomniachtchi – 1 vittoria, 4 patte, 2 sconfitte
Richard Rapport – 2 vittorie, 1 patta, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – 1 sconfitta
Teimour Radjabov – 1 patta

I RECORD DI MAGNUS CARLSEN CONTRO I CANDIDATI

Ding Liren – 1 vittoria, 9 patte
Alireza Firouzja – 5 vittorie, 2 patte
Fabiano Caruana – 11 vittorie, 38 patte, 5 sconfitte
Ian Nepomniachtchi – 6 vittorie, 18 patte, 4 sconfitte
Richard Rapport – 2 vittorie, 1 patta, 1 sconfitta
Hikaru Nakamura – 14 vittorie, 26 patte, 1 sconfitta
Teimour Radjabov – 10 vittorie, 21 patte, 2 sconfitte
Jan-Krzysztof Duda – 9 vittorie, 8 patte, 3 sconfitte

Foto: FIDE / Stev Bonhage

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