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MotoGP, Enea Bastianini è entrato in crisi. Colpa di una strategia Ducati discutibile?
Enea Bastianini è in piena crisi. Questo il responso del Sachsenring, dove il riminese è, almeno sinora, totalmente impalpabile. Infatti è rimasto costantemente nella seconda metà della classifica di ogni sessione, qualificandosi alfine addirittura 17°. D’accordo, il giro secco non è mai stato il piatto forte della casa, ma qui ci troviamo di fronte a una palese situazione di difficoltà, perché Ducati è diventata potenza egemone in Sassonia, come testimoniato dai risultati odierni.
È sufficiente un dato di fatto per dimostrare quanto sia in affanno La Bestia. Delle otto Desmosedici in pista, la sua è l’unica a non aver preso parte al Q2. Tutti i ducatisti scatteranno dalle prime quattro file. Lui, invece, dalla sesta. Addirittura il compagno di box Fabio Di Giannantonio prenderà il via dalla quinta casella. Una serie di accadimenti che certificano lo stato di incertezza in cui versa in questo momento il Campione del Mondo 2020 di Moto2.
A proposito di incertezza, proprio questa sarebbe la causa delle enormi difficoltà correnti. Carlo Pernat, manager del pilota, ai microfoni di Sky Sport 24 ha spiegato come Enea abbia perso il feeling con l’anteriore, forse a causa delle ripetute cadute verificatesi nei GP antecedenti a quello di Germania. Al contempo, l’assenza di Alberto Giribuola non ha certo aiutato. D’accordo, è stato costruito una sorta di “ponte telefonico” direttamente con la dimora del capo tecnico, risultato positivo al Covid. Sappiamo però come, la presenza “remota” sia pur sempre un surrogato di quella reale.
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Bastianini è pertanto alle prese con una tempesta perfetta e appare la controfigura del pilota capace di vincere 3 delle prime 7 gare, avanzando addirittura un’inaspettata candidatura al titolo iridato. Viene da chiedersi se, in tutto questo, non abbia recitato un ruolo negativo anche la poca chiarezza con cui Ducati sta gestendo la questione “compagno di squadra di Francesco Bagnaia nel 2023”. L’annuncio del nome di Jack Miller avrebbe dovuto essere effettuato al Mugello. Invece è stato rimandato prima al Montmelò, poi ad Assen e ora a data da destinarsi.
Non è un mistero che La Bestia e Jorge Martin siano in concorrenza diretta per la seconda Desmosedici GP23 Factory Team. Almeno sulla carta, perché la sensazione che si ricava da questo continuo procrastinare la scelta è che in realtà sia già stata effettuata in favore dello spagnolo e si stia solo aspettando il momento propizio per “giustificarla” anche con il rendimento dell’uno e dell’altro. Forse è anche questa dinamica ad aver tolto serenità ad Enea? Non in Germania, ma già dalle settimane precedenti. Come si suole dire “a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca”.
L’unica speranza in vista di domani è che la proverbiale capacità di essere gentile con le gomme possa aiutarlo a risalire la china in una gara potenzialmente critica per il degrado degli pneumatici.
Foto: MotoGPpress.com