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Rugby a 7
Rugby 7: a Lisbona l’Italia vince due match, ne pareggia uno e sogna in grande
Hanno preso il via le Rugby Europe Sevens Championship Series con la prima giornata di partite nella tappa di Lisbona. E l’Italia di Andy Vilk è stata impegnata nelle sfide contro Lituania, Polonia e Francia. Ecco come è andata.
Parte forte la Lituania, che nei primi minuti del match domina il possesso palla, con gli azzurri obbligati a difendersi. Nonostante il tanto gioco fatto, però, i lituani non sfondano e alla prima occasione, dopo 4 minuti di gioco, ottimo contrattacco di Ratko Jelic, palla a Edoardo Mastandrea e, alla fine, è Diego Antl a sfondare di prepotenza per il 5-0 azzurro. Torna a spingere la Lituania e arriva il cartellino giallo per l’Italia con D’Anna. Nonostante l’inferiorità grande intercetto di Antl, nuovo contrattacco azzurro, ma arriva l’avanti dello stesso giocatore quando sta per schiacciare e si va al riposo sul 5-0.
A inizio ripresa altro cartellino giallo per l’Italia, questa volta a Jelic, per aver allontanato il pallone dopo un fallo commesso e Lituania che può tornare ad attaccare. E dopo quasi due minuti arriva la meta avversaria e Lituania che passa in vantaggio 7-5. Italia che è obbligata a cambiare ritmo ora, non lasciando il possesso costantemente agli avversari. E dopo poco più di un minuto va a segno la squadra di Andy Vilk con Edoardo Mastandrea che raccoglie l’ovale al largo e punteggio che sale sul 12-7 per gli azzurri. Italia che subito recupera l’ovale, ma un tenuto impedisce agli azzurri i chiudere i giochi. Ultima chance, dunque, per la Lituania di ribaltare nuovamente il risultato e arriva la meta – troppo facile – che impatta il risultato sul 12-12 a tempo praticamente scaduto. Ultimo attacco per l’Italia, ma Jelic non arriva fino in fondo e match che si chiude in parità.
Pronti, via e Giovanni Montemauri va in meta per il 7-0 contro la Polonia, match assolutamente da vincere in maniera netta dopo il deludente pareggio contro la Lituania. Arriva, però, poco dopo un cartellino giallo per Bruno e Italia in inferiorità numerica. Nonostante siano con un uomo in meno gli azzurri sfruttano gli errori banali dei polacchi e dopo poco più di 4 minuti bissano la meta, questa volta con Gianmarco Vian per il 14-0. Di nuovo in parità numerica, continua a spingere la squadra di Vilk, anche se non concretizza e si va, così, al riposo con due mete a zero per gli azzurri.
Ancora una fiammata a inizio ripresa, questa volta con capitan Massimo Cioffi, che si infila nella difesa polacca e arriva fino in fondo per il 21-0. Italia che insiste palla in mano, Polonia decisamente in difficoltà e, così, dopo tre minuti della ripresa è di nuovo Cioffi a colpire e Italia che scappa via sul 28-0. Azzurri che, però, mollano troppo dopo il vantaggio e regalano possesso e meta alla Polonia che accorcia. Una meta ‘pesante’ dopo il pareggio con la Lituania, con l’Italia che probabilmente si giocherà il terzo posto nel girone sulla differenza punti. Italia che prima spreca, ma poi marca l’ultima meta con Francesco Bonavolontà per il 33-5 finale.
Come con la Polonia, partenza fantastica dell’Italia contro la Francia, con Alessio Guardiano che sul primo pallone si invola in meta per il 7-0 azzurro. Insiste l’Italia, ma un pallone perso regala l’ovale alla Francia che si invola e pareggia. Immediata, però, la reazione degli azzurri che con Forcucci va nuovamente in meta per il 14-7 con cui si chiude il primo tempo.
Italia che prova a imporre il proprio gioco anche a inizio ripresa e a 3 minuti dalla fine è Guardiano a infilarsi e meta per l’allungo con gli azzurri che vanno sul 21-7. Insiste la squadra di Vilk, che sogna un posto a giocarsi il podio con la vittoria, ma Francia che reagisce e con un contrattacco lunghissimo segna la meta del 21-14 e tutto riaperto a tempo praticamente scaduto. E arriva quasi la beffa del pareggio a tempo scaduto con la meta francese, ma manca la trasformazione la squadra transalpina e Italia che si impone 21-19. Domani alle 11.06 la sfida decisiva con la Germania. Vincendo sarebbe primo posto nel girone, perdendo secondo e un posto, comunque, per giocarsi il podio.
Foto: Rugby Europe