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MotoGP, Marco Bezzecchi 2° ad Assen: primo podio da rookie, pilota in rapida ascesa nelle gerarchie Ducati
Tra i temi forti proposti dalla gara odierna di MotoGP c’è anche la strepitosa prestazione di Marco Bezzecchi, che rischia di passare in secondo piano. D’altronde il trionfo di Francesco Bagnaia, capace di riportare la Ducati al successo ad Assen dopo 14 anni, la caduta di Fabio Quartararo, tornato a sbagliare dopo tempo immemore, e la sensazionale rimonta di Aleix Espargarò, autore peraltro di un sorpasso da urlo negli ultimi 200 metri, sono tutti argomenti da riflettori della ribalta. Proprio per questo è giusto puntarne uno anche sul ventitreenne riminese, perché quanto realizzato oggi merita un approfondimento.
Bezzecchi ha azzardato la mescola soft al posteriore. Senza dubbio un gran rischio, che però ha pagato. Il fatto di correre sotto un cielo coperto e con temperature basse ha sicuramente aiutato, ma come si suole dire “la fortuna aiuta gli audaci”. Peraltro non è solo merito della gomma morbida, perché anche altri piloti Ducati l’hanno scelta, ma non sono certo stati in grado di fare la differenza. Un nome su tutti? Johann Zarco, autore di un GP totalmente anonimo. Ci sono dunque degli indiscutibili meriti da parte del centauro del Team Mooney VR46, il cui 2° posto è arrivato in una gara vera, non condizionata dalla pioggia o da dinamiche strane.
Il risultato ha il peso specifico del piombo perché non bisogna dimenticarsi che stiamo parlando di un rookie. Fino allo scorso anno il romagnolo correva in Moto2, dunque sta affrontando la sua prima stagione nella classe regina. Sinora, nel 2022, tutti gli esordienti stavano facendo una grandissima fatica. A parte l’estemporanea pole position di Fabio Di Giannantonio al Mugello, favorita da un contesto meteorologico alquanto singolare, non si era ammirato alcun exploit. Tranne, forse, quello di Bezzecchi stesso proprio in Toscana, dove aveva chiuso quinto sfruttando una posizione di partenza eccellente. Oggi, invece, c’è stato un tonitruante squillo di tromba. Marco ha avanzato con forza la propria candidatura al platonico titolo di “Rookie of the Year”.
Bisogna soprattutto sottolineare un fatto. Il Bez sale sul podio all’11ma presenza in MotoGP. Vogliamo fare un paragone con quelli che sono considerati i tre piloti di punta, in ottica presente e futura, di Ducati? Jorge Martin ci ha messo 2 gare (ed è per questo che a Borgo Panigale puntano forte su di lui, al di là delle difficoltà di quest’anno). Enea Bastianini ne ha impiegate 14, mentre Francesco Bagnaia ha dovuto aspettare addirittura il suo 21° GP nella top-class prima di attestarsi alla piazza d’onore! La politica Ducati di puntare sui giovani e di costruirsi in casa i propri centauri del futuro sta dando i propri frutti. Una rondine non fa primavera, ma l’odierna piazza d’onore di Bezzecchi dimostra come anche lui vada tenuto d’occhio. Chissà che in tempi brevi la faretra Rossa non possa arricchirsi di un’ulteriore freccia da scagliare verso i bersagli più prestigiosi…
Foto: MotoGPpress.com